La Donna della Mia Vita - La Recensione

Leonardo (Luca Argentero), è un uomo timido e sensibile che ha tentato il suicidio dopo essere stato lasciato dalla sua ex. Giorgio (Alessandro Gassman), fratellastro di Leonardo e marito infedele, è tutto il contrario di suo fratello. Una sera, Leonardo conosce Sara (Valentina Lodovini) e i due si innamorano all’istante. Ma appena entrata nella famiglia di Leonardo, Sara scoprirà che il suo nuovo ragazzo non è altro che il fratellastro dell’uomo che le ha appena spezzato il cuore.

Dopo il sorprendente “Oggi Sposi” torna al cinema Luca Lucini, regista che aveva iniziato la sua carriera con “Tre metri sopra il cielo”, e che, da qualche anno a questa parte, sembra essersi orientato molto verso la commedia all’italiana.
Già con “Amore Bugie e CalcettoLucini aveva dimostrato di saperci fare con questo genere di film, e con “Oggi Sposi” ne aveva dato conferma, realizzando un film divertentissimo e riuscendo a gestire quattro storie in maniera abbastanza equilibrata e sobria (anche se in quel caso la coppia formata da Michele Placido e Francesco Pannofino lo aveva aiutato moltissimo). Stavolta, però le cose non girano nel verso giusto.

La sceneggiatura del film, tratta da un soggetto di Cristina Comencini e sceneggiata da Giulia Calenda e Teresa Ciabatti, si rivela azzeccata nella prima parte (anche se con qualche sbavatura) salvo poi cadere nella seconda, dopo che il personaggio di Argentero si accorge del passato tra la sua nuova ragazza e il suo fratellastro. Da quel momento in poi cambia tutto sia i personaggi sia l’andamento del film. La storia, infatti, perde di originalità e freschezza e i personaggi mutano improvvisamente la loro personalità senza un apparente giustificazione arrivando a costruire un finale molto discutibile e con un sapore agrodolce (più dolce che agro però!)

Una piccola parentesi su Giorgio Colangeli, che interpreta egregiamente il secondo marito sottomesso a Stefania Sandrelli (la moglie), un attore che lavora sempre con grande bravura, regalandoci non solo un personaggio credibilissimo (forse il più credibile del film) ma anche un accento milanese degno di nota. Peccato per Valentina Lodovini un’attrice in ascesa e soprattutto una donna bellissima che in questo film viene totalmente sprecata. La Sandrelli, invece, a questo punto della sua carriera sembra essere legata esclusivamente al ruolo di madre di famiglia.

Nota negativa anche per Luca Argentero che è stato una delle mie più grandi rivalutazioni, devo ammettere di averlo sempre snobbato inizialmente, poi l’ho rivalutato nel film di Michele PlacidoIl Grande Sogno” e successivamente apprezzato moltissimo in “Oggi Sposi”. In questo film però non ci riesce proprio a fare il timido ragazzo che fatica a reinserirsi nella società dopo aver tentato un suicidio, decisamente meglio nella parte del bastardo.

In finale, poi, aggiungo di non aver gradito molto il modo in cui veniamo rappresentati noi uomini in questo film, tutti infedeli (chi prima, chi poi). Mentre le donne sono sempre quelle capaci di perdonare totalmente o parzialmente e in grado di gestire con grande maestria tutti gli equilibri della loro famiglia.
Centra forse il fatto che sia il soggetto che soprattutto la sceneggiatura del film siano state scritti esclusivamente da mani femminili? …bah!

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