Blue Valentine - La Recensione

Una storia di (non) amore. Dean (Ryan Gosling), è un uomo soddisfatto della sua non eccelsa condizione sociale, ha una famiglia che ama e un lavoro che lo accontenta. Cindy (Michelle Williams), è un medico che forse sta per avere la grande occasione e vorrebbe che il marito trovasse un lavoro migliore. Un matrimonio in crisi che trova la spaccatura totale nel momento in cui cercava di ripararsi.

Diretto da Derek Cianfrance, “Blue Valentine” appartiene a quella categoria di film che trovano il loro punto di forza nell’interpretazione degli attori protagonisti.

Uno straordinario Ryan Gosling di nuovo alle prese con un ruolo per niente facile grazie al quale, ancora una volta, dimostra di essere uno dei più bravi attori della "nuova generazione" hollywoodiana. Un uomo innamorato follemente della vita che si è costruito, che però adesso gli sta voltando le spalle chiamandolo a reagire. Incredibile che un talento così ancora non sia riuscito ad affermarsi al grande pubblico eppure di prove ne ha fornite eccome, questa è solo una delle tante. Stavolta lo vediamo compiere un processo da camaleonte assoluto, grazie soprattutto al radicale cambiamento esteriore che colpisce il suo personaggio. Roba che non può lasciare indifferenti!

Michelle Williams invece di notorietà ne ha molta di più, la maggior parte ottenuta dalla sua partecipazione alla serie televisiva “Dawson Creek” che ha influenzato nel bene e nel male un intera generazione, compresa quella di chi scrive. La sua carriera d’attrice si è evoluta gradualmente nel corso degli anni inanellando film d’autore e film di successo, “I Segreti di Brokeback Mountain”, “Io non sono qui” e il più recente “Shutter Island” di Martin Scorsese. Qui la ritroviamo in un interpretazione abbastanza contenuta che non ha esaltato moltissimo il sottoscritto, ma sicuramente ha convinto l'Accademy che l'ha messa fra le candidate all'Oscar per la Migliore Interpretazione Femminile di quest'anno.

Un ottimo lavoro lo ha fatto sicuramente anche Derek Cianfrance, regista che questa volta si cimenta forse con la sua vera opera prima, visto che in precedenza si era occupato principalmente di documentari. Funziona bene il suo sistema di racconto, condito soprattutto dai numerosi flashback che ci portano nelle vite passate dei protagonisti racontandoli prima, e dopo il loro incontro. Ed è proprio dai flashback e dal loro primo appuntamento che prende vita (forse) la scena più bella del film.

Numerose (ma non così tanto) anche le scene di sesso, le quali lasciano poco spazio all'immaginazione, ma che hanno il pregio di non essere mai scontate e sempre funzionali all'evoluzione della trama. In particolare quella in cui esplode la scintilla che fa traboccare il vaso, nella stanza “futuristica” del motel in cui Dean e Cindy passano la notte che doveva servire ad “aggiustare” il loro rapporto.

Con uno sguardo molto ravvicinato alle (dolorose) vite dei suoi personaggi, Cianfrance confeziona un film particolarissimo, senza dubbio apprezzabile, in cui la vita è complice distruttrice dei sogni e delle illusioni di una coppia destinata (probabilmente) a sciogliersi. Non ci troviamo di fronte al classico film destinato al grande pubblico, ma questa spesso può essere una caratteristica positiva capace di dare più libertà alle scelte compiute.

Ad oggi il film non ha ancora una data di distribuzione italiana.

Trailer:

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