The Next Three Days - La Recensione

John (Russell Crowe) e Lara (Elizabeth Banks) sono una famiglia ordinaria. Genitori del piccolo Luke e entrambi con una buona occupazione, vivono una vita agiata e felice. Il loro equilibrio familiare viene sconvolto improvvisamente quando una mattina Lara viene accusata dell’omicidio del suo capo. John farà di tutto per dimostrare che la moglie è innocente ma quando ogni metodo legale si rivelerà inutile e la carcerazione di Lara ormai inevitabile, sarà costretto a usare dei metodi alternativi.

Remake della pellicola francese “Pour Elle” (“Anything For Her”) del 2008, “The Next Three Days” è il terzo film da regista firmato Paul Haggis, apprezzatissimo sceneggiatore grazie ai successi di “Million Dollar Baby” e “Crash” –con cui ha vinto anche l’Oscar alla sceneggiatura originale-. E' stato proprio grazie a "Crash" che, nel 2006, Haggis ha compiuto il salto nel buio che l’ha visto passare dalla Biro (o dal MacBook!) alla macchina da presa. Una scelta che ad oggi, non sembra essere stata molto intelligente.

Avvalendosi di un cast apparentemente ottimo composto da Russell Crowe, Elizabeth Banks, Olivia Wilde e Liam Neeson (in un piccolissimo cameo), questo ultimo film non solo è pieno di errori impossibili da sorvolare ma risulta anche pesante da poter digerire.
A cominciare da una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, dove un uomo ordinario spinto dalla forza di riunire la famiglia e dalla convinzione dell’innocenza della moglie si improvvisa un po’ "John Dillinger" e un po’ “James Bond” e grazie a Google e Youtube si trasforma in poco tempo in un criminale (quasi) professionista. Davvero troppo eccessivo per poter essere credibile, anche sotto sforzo non sarebbe possibile. Ad aiutare il film non ci si mette nemmeno il ritmo che solitamente nei thriller d’azione sa essere un gran punto di forza, mentre invece qui risulta molto sostenuto e poco accelerato. Si fa davvero fatica a metabolizzare il film scena dopo scena, e la durata di due ore e un quarto pesa come un macigno quando, arrivati a metà film, ci accorgiamo che c'è ancora più di un'altra ora da sopportare. Per trovare un po’ di adrenalina bisogna aspettare l’ultima mezz'ora in cui si passa finalmente all'azione, ma in termini di storia il film rimane comunque compromesso.

Difficile salvare qualcosa in un pasticcio così. Giusto qualche colpo di scena nel finale, come quello del posto di blocco o quello del detective poco prima dei titoli di coda. Ma davvero il resto è tutto un disastro. Dispiace aver mancato la possibilità di sfruttare meglio un cast brillante come quello che si aveva a disposizione. Russel Crowe, che di solito riesce sempre a uscire incolume dalle sue interpretazioni, stavolta risulta molto sottotono. Forse la migliore è Elizabeth Banks, che in alcuni picchi da psicopatica riesce ad essere davvero convincente. Sprecatissima invece Olivia Wilde (la n°13 di Dr. House) in un ruolo molto ma molto marginale.

Il film di Haggis gira continuamente a vuoto senza mai trovare la giusta direzione, e quando davvero sembra di capire dove vorrebbe andare, ormai è troppo tardi per arrivarci. Di certo non si sta creando una carriera di successi nelle vesti di regista, magari sarebbe meglio se tornasse a concentrarsi esclusivamente sulle sceneggiature, un mestiere che in passato l'ha già portato a grandi soddisfazioni. Chissà!

La pellicola uscirà in Italia il prossimo 8 Aprile 2011 distribuita da Medusa

Trailer:

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