Come Ammazzare il Capo e Vivere Felici - La Recensione

Nick (Jason Bateman), Kurt (Jason Sudeikis) e Dale (Charlie Day) sono tre grandi amici che condividono insieme l’esasperazione e l’insoddisfazione nei confronti dei loro lavori. Costretti a sottostare ai continui abusi dei relativi capi, decidono finalmente di migliorare le loro vite uccidendo rispettivamente ognuno il capo dell’altro. Ma la completa inesperienza nel campo degli omicidi e la paura di finire in prigione li porterà inevitabilmente a cacciarsi in un grosso mare di guai.

E’ il canovaccio di “Come Ammazzare il Capo e Vivere Felici” ("Horrible Bosses" in originale), commedia diretta da Seth Gordon e scritta da Michael Markowitz, John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein.
Sebbene la formula della pellicola non offra alcuno spunto narrativo davvero originale, ma anzi si ispiri a molti altri titoli, tra cui in particolare l'esplicitato "Delitto per Delitto" di Alfred Hitchcook (in versione comica ovviamente), è senza dubbio apprezzabile il modo in cui, usando un pizzico di intelligenza e amalgamandola ad un brillante cast di attori in gran forma, questa riesca a funzionare a dovere per tutti i suoi cento minuti circa di durata.

La completa potenza del film fuoriesce non appena l’ottimo trio formato dai protagonisti Jason Bateman, Charlie Day e Jason Sudeikis inizia il proprio show sullo schermo. La loro alchimia in scena risulta praticamente perfetta grazie all’assoluto equilibrio composto dalla differente caratterizzazione dei loro personaggi. Se Jason Sudeikis appare scatenato come non mai, impersonando il ruolo di inaffidabile e incessante calamita per i guai, il bravissimo Charlie Day gioca come si deve quello della povera spalla, mentre al grandissimo Jason Bateman, sempre impeccabile nel vestire i panni più sostenuti e ironici dell’everyman tradizionale, resta il compito di tenere uniti i fili del gruppo, rimarcandolo con adeguata razionalità non appena bisogno.

Ovviamente se tutto funziona a meraviglia, il merito è anche delle curiose (se vogliamo) scelte dei fantastici antagonisti. Se il mastodontico Kevin Spacey non è più una novità nelle vesti dello spietatissimo cattivo di turno ma solo una garanzia, diventa una notizia, invece, vedere un ripugnante Colin Farrel per l’occasione cocainomane in sovrappeso e con allegato riporto in testa. Ma la sorpresa più grande è senza dubbio una Jennifer Aniston versione ninfomane. Per l’occasione, infatti, la bellissima ex Rachel di “Friends” sembra aver messo da parte i ruoli da brava ragazza lasciando tutti a bocca aperta per abbracciare interamente il personaggio di una dentista in perenne desiderio sessuale nei confronti del suo "sfortunato" assistente. La sua perfetta aderenza al personaggio non fa altro che aumentare ancora di più l'immensa gioia di tutto il pubblico maschile estasiato dalla sua bellezza, i momenti più piccanti in cui mette in mostra il meglio della sensualità di cui è dotata sono la prova tangibile di come sia riuscita a trovarsi meravigliosamente a proprio agio in questo inedito ruolo.

Infine, non ci si può esentare nel ricordare anche la spassosa partecipazione di Jamie Foxx nei panni del misterioso sicario, pronto a proporsi come consulente per aiutare i poveri aspiranti assassini a far fuori i loro capi. La sua partecipazione seppur piccola resta comunque degna di nota.

L’ultima volta che al cinema una commedia americana faceva respirare una ventata di freschezza così piacevole, risale più o meno a qualche anno fa e si intitolava “Una Notte da Leoni”. Molti rimasero sorpresi dalla sferzata di originalità portata in sala dal film di Todd Phillips. Originalità che purtroppo non può essere attribuita anche per quanto riguarda il film di Seth Gordon. Ma “Come Ammazzare il Capo e Vivere Felici” resta comunque un ottimo valido esempio di Buddy Movie contemporaneo, capace di raggiungere, attraverso i suoi geniali ingredienti, la stessa frizzantezza e lo stesso divertimento in grado di strappare al pubblico in sala numerose, gustose risate.

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