Amici di Letto - La Recensione

Il tema del sesso scisso all’amore non è più una novità al cinema, basti pensare che l’ultimo tentativo di storia simile risale appena a qualche mese fa, quando, nel dimenticabile “Amici, Amanti e…” di Ivan Reitman, la coppia formata da Natalie Portman e Ashton Kutcher provava a instaurare, senza successo, una relazione prettamente sessuale con la sola premessa di non innamorarsi. Queste storie nascono sempre sotto un disegno ben preciso e sono comunque destinate a seguire una scaletta talmente delineata da non avere alcuna possibilità di poter mostrare mai dei risvolti originali.

Fatalità alla quale non è riuscito a fare eccezione nemmeno Will Gluck.
Il regista reduce dall’ottimo “Easy Girl”, questa volta deve chinarsi a dirigere una storia banale e piena di cliché, provando a muoversi nel modo migliore possibile all’interno di spazi molto stretti ai quali non può sopperire in alcun modo. Fortunatamente la capacità di adattamento di Gluck sembra essere pari soltanto all’ottimo intuito che ha nello scegliere gli attori per i suoi film, perché se “Easy Girl” aveva marcato pesantemente il suo territorio grazie alla presenza di una grandissima Emma Stone, “Amici di Letto” non solo ha il pregio di funzionare abbastanza bene nel suo essere commedia romantica piena di limiti ma sa anche risaltare le doti carismatiche e di affiatamento di una coppia d’attori inedita e del tutto originale.

Justin Timberlake e Mila Kunis.
Non assolutamente nomi in grado di riempire le sale o fare Box Office, peraltro, nessuno dei due ha mai avuto a che fare con dei ruoli da protagonista davvero rilevanti. Eppure, insieme, trovano subito la carica perfetta per duettare in armonia e trasudare fortissima intesa fuori dallo schermo. A stargli al passo, non potevano mancare che degli eccellenti attori di supporto, che nei film di Gluck, come dimostrato, hanno un importanza pari a quella dei protagonisti. In primis, un Richard Jenkins impeccabile. Il ruolo del padre di Timberlake affetto dalla malattia dell'Alzheimer gli lascia assumere di diritto praticamente tutta la poca drammaticità presente nella pellicola. A controbilanciarlo, la madre sboccata di Mila Kunis affidata nuovamente a Patricia Clarkson, che tanto bene aveva fatto in un ruolo molto simile sempre in "Easy Girl". Infine, da non tralasciare, la spassosa presenza di Woody Harrelson, dipendente di Timberlake e gay ultra dichiarato.

Per ovviare alla mancanza di originalità, non trasmissibile al suo titolo, Gluck prova a divertirsi un po', citando, forse anche subliminalmente, pezzi di suoi lavori precedenti. Non poteva esimersi allora, dal far comparire, prima in una piccola partecipazione iniziale Emma Stone (che nei titoli di testa del film lascia Timberlake mettendo in moto la storia) e poi mostrando più avanti, nella scena del primo incontro tra la Kunis e Timberlake, un cartellone di riconoscimento in cui si legge a chiare lettere il nome di “O. Penderghast”, chiara citazione alla protagonista di "Easy Girl" Olive Penderghast.

Per farla breve, “Amici di Letto”, è una pellicola sicuramente scontata, banale e prevedibile, nella sua costruzione quanto nella sua risoluzione, ma nonostante tutto, vista la buona dose di umorismo di cui prova a farsi carico, si lascia vedere con molta simpatia regalando anche più di una gustosa risata. Questo è decisamente un grande pregio da dovergli restituire.

Trailer:

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