Le Confessioni - La Recensione

Cosa ci fa un monaco nell'albergo tedesco isolato dal mondo, prenotato dai ministri dell'economia del G8 per discutere di una manovra fondamentale, destinata ad incidere sulla crisi e a cambiare profondamente le regole mondiali della finanza? Perché il direttore del Fondo Monetario Internazionale, personalità cruciale dell'adunata, ha voluto invitarlo e affiancarlo agli altri due ospiti d'onore: una scrittrice di libri per bambini e una Rock Star? Cosa sfugge alla maggior parte degli invitati presenti?

C'è molto Alfred Hitchcock, in effetti, nell'ultima pellicola di Roberto Andò, cellule di "Io Confesso" che persino lui non può esimersi dal citare esplicitamente e con fare ironico, cosciente di aver schivato in pieno il rischio della simulazione rischiosa e azzardata e conservato i tratti distintivi del suo cinema sia nella regia che nella scrittura. Gravita tutto intorno alla morte di un protagonista infatti "Le Confessioni", al mistero che l'avvolge, i sospetti consecutivi, i quesiti leciti e le incongruenze che ne derivano. Una sotto-trama thriller che però, volontariamente, porta con sé il sapore fin troppo forte della chiarezza, non scatenando minimamente, nello spettatore, il dubbio su come siano davvero andate le cose e perché. A tenere banco allora è, ancora una volta, lo sfondo politico e le problematiche contemporanee ad esso legate, che se nel precedente "Viva La Libertà" riguardavano un Partito Democratico disgiunto, stavolta assaltano la crisi e chi dovrebbe fronteggiarla, ipotizzando l'accordo su una manovra drastica, risolutiva, dalle conseguenze dure e immorali. Cambia decisamente taglio Andò, insomma, staccandosi da una narrazione radicata a terra, fondata, e magari adibita con spruzzate d'ironia, per passare ad un'altra, spiazzante, dove la spiritualità del personaggio di Toni Servillo si fonde al contesto, portando un po' oniricità e quindi un po' di luce rivelatoria dentro quei famosi palazzi del potere, oscuri ed enigmatici, in cui, si dice, vengano prese le cosiddette decisioni per il bene comune. La filosofia del suo monaco, il verbo che predica, il silenzio disarmante, creano un corto circuito che va ad intaccare il cinismo diffuso, fautore delle teorie e dei dati da tenere in considerazione, riscrivendo, o rimettendo in discussione, le sorti di un disegno, il cui avallo doveva esser solo proforma.

Suggestioni che tuttavia non giovano alla pellicola come su carta era ipotizzabile, colpa di un intreccio a tinte quasi noir a cui manca quel ritmo in grado, non tanto di dare passo, quanto di accumulare tensione e tenere sulle spine lo spettatore seduto in poltrona. La sceneggiatura prevalentemente scarna di dialoghi e più incline a volersi muovere tra gli sguardi, le preoccupazioni e il clima di sospensione vissuto dai protagonisti, non agevola le attitudini del suo autore e regista, che pur non affondando con essa, riesce a rimanere a galla con grande fatica e affanno. A risentirne, dunque, anche l'ottimo cast internazionale a disposizione, il quale oltre a non trovare un'alchimia scenica armonizzata, spesso, da l'impressione di non possedere le indicazioni necessarie per adempire correttamente al ruolo e coglierne gli intenti, trovando i suoi momenti migliori sempre in circostanze di minoranza e nelle fasi di ostentazione di una normalità apparente.

Strizzare l'occhio ai meccanismi hitchcockiani, non ha portato la fortuna sperata, quindi, ad Andò, che non è riuscito a intercettare l'equazione matematica esatta, capace di trovare l'ordine e la quadra richiesti per la causa. Da "Le Confessioni" escono fuori le sue intenzioni, le sue urgenze, le sue inquietudini, ma purtroppo resta incastrata l'intensità delle correnti dei generi che accarezza, necessaria a far scoppiare gli slanci e i consensi.

Trailer:

Commenti

  1. Io sono una fan di Roberto Andò, devo dire che è in grado di raccontare le storie in una maniera semplice ma coinvolgente e tutte le recensioni che sto leggendo mi stanno facendo morire di curiosità in attesa di vedere questo nuovo film. Vi consiglio anche quest'altra recensione che inquadra "Le confessioni" come thriller psicologico :)

    http://lifestylemadeinitaly.it/le-confessioni-trama-trailer-recensione-del-film/

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