I Migliori Film Del 2020 Secondo Inglorious Cinephiles


Non ditemi che ci avevate rinunciato, è!
Che visto che c'era la Pandemia, allora quest'anno niente classifica.
Certe tradizioni vanno rispettate. E in momenti come questi, ancora di più.

Anche io un po' ci ho riflettuto, a dire il vero. 
Ma più che altro in merito al numero dei film da inserire: 
Devono essere sempre 20? 
Considerato che almeno 1/3 delle pellicole in uscita è stato rimandato, non sarebbe più giusto fare, che so', una Top 15, o una Top 10?

Si. No. Forse.
Ma, alla fine, le tradizioni son tradizioni e io, a essere onesti, 20 film validi in mezzo alla novantina di quelli che ho visto ce li avevo. Per cui...
Per cui, al diavolo l'avarizia e via alla Top 20 di questo cinematograficamente soddisfacente 2020.

(PS: le regole sono sempre le solite. I film devono essere usciti ufficialmente in Italia: che sia in sala, in home video o in streaming legale)

Wolfwalkers Film

20) Wolfwalkers 
Ad aprire la classifica è un film d’animazione passato un po’ in sordina, forse, disponibile su Apple Tv+ e meritevole sicuramente di maggiore attenzione. Diretto da Tomm Moore e Ross Stewart, “Wolfwalkers” racconta infatti – attraverso una storia pregna di magia – del rapporto tra uomo e natura e dell’importanza della stessa, ma anche di quel delirio di onnipotenza che, molto spesso, s'impossessa dell'uomo provocando danni all'ecosistema. O perlomeno, questo, è ciò che ha trasmesso a me. 

Vivarium Film

19) Vivarium 
L'immagine di questo anticristo di bambino che urla in maniera insopportabile e inquieta ogni volta che apre bocca, difficilmente si allontanerà dalla mia testa. Questo perché quello diretto da Lorcan Finnegan è un thriller-fantascientifico che tende a fare capolino nell'horror più puro: di quelli che forse non chiariscono bene dove vogliono andare a parare, ma che sanno come incutere ansia e suggestione.

La Ragazza D’Autunno Film

18) La Ragazza D’Autunno 
Rappresenterà la Russia ai prossimi Oscar il film di Kantemir Balagov e c’era da aspettarselo, onestamente. Passato in rassegna nei migliori festival internazionali, “La Ragazza D’Autunno” è la storia di due donne – due amiche – che provano a ricostruirsi una vita dopo le scorie lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale. Un progetto tanto umile quanto difficile, per loro, specie in un contesto che le vede – per un motivo o per un altro – tornare sempre a fare i conti col passato. 

The Forty-Year-Old Version Film

17) The Forty-Year-Old Version 
Un’autentica sorpresa. Radha Blank scrive, dirige e interpreta un film nel quale una donna – che in passato era stata osannata dalla critica come astro nascente – deve trovare il modo di rilanciarsi alla soglia dei quarant’anni. Destreggiandosi tra il mestiere di drammaturgo - che la vede continuamente dover scendere a compromessi - e quello nuovo di rapper, per il quale sembra avere talento innato. Sebbene l’età (le) pare un ostacolo e non solo un numero. 

Da 5 Bloods Film

16) Da 5 Bloods 
Il ritorno di Spike Lee è una caccia al tesoro che ci riporta in Vietnam per finire a parlare, però, dell’America recente, quella trumpiana e del Black Lives Matter. Un film piuttosto sbilanciato, per certi versi, eppure allo stesso tempo assolutamente efficace, specialmente quando c’è da cogliere l’occasione di andare a colpire dritto e forte sul bersaglio. Un lavoro ambiziosissimo, imperfetto, ma che non può fare altro che stimolare e sollevare domande. 

Roubaix, Une Lumière Film

15) Roubaix, Une Lumière 
Il polar diretto da Arnaud Desplechin è stata un’altra delle sorprese stagionali. Ambientato nella – parole del tenente – città più povera di Francia è la storia di un incendio che si fa crimine, mettendo alle strette due ragazze che non se la sentono di parlare, per paura delle ritorsioni che potrebbero avere. Un film piccolo, delicato che porta con sé la forza incredibile della realtà di cui si fa carico. 

Figli Film

14) Figli 
L’ultimo lavoro – purtroppo solo scritto e non diretto – di Mattia Torre.
Un trattato dissacrante su cosa significa diventare genitori, fare figli, reagire a quella famosa deflagrazione che cercherà in ogni modo di portare a picco una famiglia. Una pellicola in cui si ride, ci si commuove, ma dove soprattutto è possibile rintracciare l'anima di un autore che senza alcun dubbio mancherà tantissimo al nostro cinema (e al nostro teatro). 

La Vita Nascosta Film

13) La Vita Nascosta 
Terrence Malick salva da retorica certa la storia dell’obiettore di coscienza austriaco Franz Jägerstätter. Lo fa raccontando la sua opposizione al nazismo nella maniera più malickiana e affascinante possibile: e quindi con flussi di coscienza, interrogativi etici, morali, esistenziali. Il risultato è quello di un opera intima, passionale, potente, che sarebbe stato il massimo vedere al cinema anche per la sua meravigliosa fotografia. 

Favolacce Film

12) Favolacce 
Seconda opera per i Fratelli d’Innocenzo che, ancora una volta, mettono in evidenza tutto il loro talento impetuoso e spregiudicato. Lo fanno con una storia sporca, brutta, cattiva, che però riesce a catturare lo spettatore e a tenerlo incollato fino all’ultimo ai destini di queste anime appartenenti a una periferia, magari un tantino più raffinata di quella a cui siamo stati abituati. Lo fa appoggiandosi alle atmosfere, al fascino delle immagini, dei volti e a un grottesco, assai bilanciato, che non arriva mai a disturbare il proscenio. 

I Miserabili Film

11) I Miserabili 
Con Victor Hugo non c’entra nulla la pellicola diretta da Ladj Ly, a meno che non vogliate andarci a trovare una rilettura libera e moderna. Poliziotti aggressivi e violenti che cercano di stringere accordi con malviventi affinché l’equilibrio – se così vogliamo chiamarlo – del quartiere resti “nei canoni”. Una molla carica, quindi, e sempre a rischio di cedimento: cosa che inevitabilmente succede, quando meno lo si aspetta. 

Mi Chiamo Francesco Totti Film

10) Mi Chiamo Francesco Totti 
Al numero dieci, c'è IL Numero 10.
Il documentario su Francesco Totti ha rappresentato davvero una gioia enorme. Perché sebbene io probabilmente l’avrei amato a prescindere, il regista Alex Infascelli è riuscito a costruire una narrazione in grado di andare ben oltre le preferenze e gli interessi sportivi, coinvolgendo trasversalmente qualunque genere di pubblico. Non importa quindi se amiate il calcio, oppure no. Se siate della Roma, oppure no. Perché la favola di Totti, va benissimo per tutti. 

Soul Film

09) Soul 
Il film Pixar di quest’anno ha delle premesse meravigliose, perché si assume il rischio di andare a parlare di scintille, dello scopo assegnato a ognuno di noi prima di venire al mondo. Un obiettivo ambizioso, profondo, portato a termine però non con la medesima lucidità ed energia trasmessa ai nastri di partenza. Anche perché, se così fosse stato, adesso staremmo già parlando della posizione numero uno. 

Ema Film

08) Ema 
Pablo Larrain è uno di quei registi che, difficilmente, quando fa un film non riesce a entrare in questo genere di classifiche. È un autore sopraffino, abituato costantemente a sorprendere, ad andare fuori dagli schemi. E con questo ultimo lavoro, a colpi di reggaeton – il che è già un’impresa – riesce a conquistare e a mettere in piedi un lavoro sapore anarchico, potente e a tratti misterioso. 

Richard Jewell Film

07) Richard Jewell 
A Clint Eastwood si può dire poco. Al massimo grazie, forse e non per via di un passato da cowboy che, comunque, in un duello lo vedrebbe avvantaggiato.
Veterano per antonomasia, il suo cinema classico è un piacere per il corpo e per la mente e, nonostante qui non ci troviamo di fronte ad uno dei suoi capolavori, la maniera nella quale racconta questa storia (vera) resta lo stesso un qualcosa di indelebile e di potentissimo. 

Il Meglio Deve Ancora Venire Film

06) Il Meglio Deve Ancora Venire 
La vera sorpresa della Festa Del Cinema di Roma del 2019. 
Di questo film ricordo a grandi linee la storia, ma ho bene impresse le risate (tante) e la commozione che ho provato durante la proiezione. Merito di un copione capace di eccellere nei toni e nell’equilibrio e dell’interpretazione di due attori davvero straordinari. 

The Gangster, The Cop, The Devil Film

05) The Gangster, The Cop, The Devil 
Un action-thriller mozzafiato, che azzecca la trama e ancor di più i personaggi.
Il cinema coreano probabilmente è uno dei pochi, in questo momento storico, ad avere ancora ben chiara l’importanza della sceneggiatura: che deve essere sempre al di sopra di qualunque effetto speciale, tecnica o spettacolarità scenica. E in questo film c’è tutto. Con le giuste dosi. E con il giusto ordine. 

Diamanti Grezzi Film

04) Diamanti Grezzi 
Ci avviciniamo al podio e – come al solito – Adam Sandler ci resta fuori per un soffio.
No, a parte i scherzi, l’anno scorso meritava davvero di più, il povero Adam, perché in “Diamanti Grezzi” è straordinario, così come lo è un film concitato e ansiogeno che, se resta fuori dalla tris finale, è solo perché tre geni hanno deciso di realizzare i loro lavori nello stesso anno, sbarrandogli la strada. 

Sto Pensando Di Finirla Qui Film

03) Sto Pensando Di Finirla Qui 
E il primo genio è lui, Charlie Kaufmann, che realizza un film paragonabile a ciò che proviamo quando siamo in dormiveglia. Quando la realtà, la fantasia e i sogni si mescolano e all’improvviso non riusciamo più ad essere sicuri se ciò che stiamo vivendo sia vero, falso, o chissà che cosa. Un’esperienza visiva unica, paradossale, possibile solamente se a dirigere l’orchestra c’è un direttore del suo calibro e - quindi - fuori di testa. 

Mank Film

02) Mank 
Non poteva essere altrimenti, anzi forse poteva, ma ne parliamo tra un attimo.
Si, quello di David Fincher non sarà il genere di film che non vedi l’ora di rivedere, o di consigliare a qualcuno, ma oggettivamente è un’opera maestosa che racconta la genesi di un’altra opera maestosa. Del resto stiamo parlando di uno dei registi più grandi in circolazione, un perfezionista e non lo dico io è, lo dice anche il regista (e sceneggiatore) che ho scelto di mettere alla posizione numero uno. 

Il Processo Ai Chicago 7 Film

01) Il Processo Ai Chicago 7 
Si, lo dice anche Aaron Sorkin.
Che forse avrà fatto un film tecnicamente inferiore a “Mank”, ma sul piano del coinvolgimento, per quanto mi riguarda, non c’è partita. Scritto benissimo, appassionante, provocatorio, divertente. Una storia (vera anche questa) che – più o meno come detto prima per Spike Lee – prende di mira il passato dell’America per parlare del suo presente. Ma stavolta non esistono cortocircuiti, o incertezze, stavolta la sceneggiatura è una bomba a orologeria e persino la retorica (che a Sorkin piace tanto, ma che sa maneggiare perfettamente), di qualità. 

Hamilton Musical

FUORI CONCORSO: Hamilton 
Fosse stato un film “Hamilton” starebbe sopra tutti. 
Qui parliamo davvero di un qualcosa di sovrumano, di enorme, che persino quando ce l’hai davanti fatichi a credere a ciò che stai vedendo. E sentendo. Uno spettacolo teatrale immenso, un musical ispirato alla vita di uno dei padri fondatori americani che è talmente dentro la parola perfezione da essere stato premiato con il Premio Pulitzer per la drammaturgia. Se non l'avete visto, adesso sapete cosa fare a Capodanno.

Commenti

  1. La mia classifica era su quelli visti quest'anno e non necessariamente dell'anno, ma comunque di questi ne ho visti tre, belli ma non bellissimi Figli e Miserabili, molto bello Favolacce, che è anche nella mia ;)

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