Qualunquemente - La Recensione

In un periodo in cui la politica italiana è protagonista di scandalose notizie, Antonio Albanese decide di portare al cinema il suo personaggio più riuscito degli ultimi anni: Cetto La Qualunque.
Nato all’interno del piccolo schermo, Cetto è un latitante calabrese, aspirante politico che cerca di trovare i consensi degli elettori mettendo all’apice del suo progetto elettorale “U’ Pilu”.

Per questo esperimento Albanese si affida al regista Giulio Manfredonia conosciuto soprattutto per il film “Si Può Fare”, piccolo gioiello uscito circa un paio di anni fa. La sceneggiatura scritta a quattro mani da Antonio Albanese e Piero Guerrera, vede Cetto tornare al suo paese dopo alcuni anni di latitanza e immediatamente proposto dai suoi “amici” a contrastare il buon De Santis alle elezioni sindacali di Marina di Sopra.

Qual è il rischio più grande di portare al cinema un personaggio televisivo che vive di sketch televisivi? Ovviamente quello di fare un film pieno di sketch televisivi. Ecco, “Qualunquemente” fa proprio questo: tutto il film è composto da una caterva di servizi al personaggio di Antonio Albanese per dire quello che di solito dice in televisione. Di conseguenza la storia diventa sempliciotta, quasi inutile, e il film diventa un medley di battute già sentite che hanno definito e reso celebre il suo personaggio.
Ed è proprio questo il motivo per cui si ride anche di meno di quanto si dovrebbe. Se siete già dei fan di questo personaggio, come il sottoscritto, appena inizia una battuta già saprete come andrà a finire perché l’avete già sentita.

Nemmeno il rapporto tra il protagonista e il figlio Melo funziona come dovrebbe. Partecipante invisibile ad ogni sketch, c’era curiosità nel vedere come fosse stato strutturato un personaggio come quello del figlio di Cetto, completamente opposto alle vedute del padre. Ovviamente il contrasto tra i due personaggi c’è, e lo si nota sin dalla loro prima scena, dove Cetto cerca di rimettere subito il figlio sui binari, secondo lui, più giusti. Gioco che procede senza grandi esiti per tutta la durata del film, commettendo il solito errore di focalizzarsi sulla figura del padre sacrificando quella del figlio.

Un'altro spreco del film è Sergio Rubini nei panni di un personaggio troppo contenuto e poco sviluppato . Il suo Jerry, chiamato per creare tattiche vincenti in grado di annientare l’avversario politico di Cetto, è monodimensionale e quasi inutile. Mi chiedo come mai sia stato chiamato ad interpretarlo un attore così istrionico come Rubini e soprattutto perché quest’ultimo lo ha accettato.
Tra l’altro, la premessa del meridionale pentito di adozione milanese seppur non originalissima, poteva almeno essere usata in modo più utile, caratterizzando maggiormente un personaggio che nel film si limita a meditare e a scendere nel dialetto barese quando perde il controllo (il che succede solo due volte e per pochi secondi).

In poche parole, guardando il film si ha la sensazione di assistere a quello che “Qualunquemente” sarebbe potuto essere se fosse stato scritto di botto. L’incipit di questo film è la cosa più istintiva e normale che poteva nascere tentando di scrivere un soggetto cinematografico su questo personaggio. Leggerezza che mi ha lasciato stupito mentre lo guardavo e che mi ha fatto chiedere addirittura se quello che avevo davanti agli occhi fosse una bozza o un prodotto finito.

Si poteva fare di meglio. Si doveva fare di meglio. Specialmente in questo periodo storico in cui un personaggio come questo non è più così eccessivo come poteva esserlo qualche anno fa, perché come ha spesso ripetuto Albanese nelle sue interviste chiamate a promuovere il film: “Oggi Cetto è un moderato!”.

Si perde una buona occasione. Quella di sfruttare positivamente al cinema uno dei personaggi più esilaranti che la tv ci ha regalato negli ultimi anni. Mi sorprendo quando penso alla coppia Nunziante-Zalone, che con molta meno esperienza è riuscita a fare molto meglio di quella Manfredonia-Albanese, che di cinema e nel cinema hanno molta più esperienza.

Trailer:

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