Ralph Spacca Internet - La Recensione

Ralph Spacca Internet Disney
Prima era tutto, ora solo internet.
La forza di Ralph è (metaforicamente) cambiata. Da antagonista di un videogioco, alla ricerca di gloria e di affetto, ora è un personaggio sereno e appagato dalla quotidianità che lo circonda: rappresentata, per lui, dal rapporto di amicizia instaurato con Vanellope (il glitch-pilota di Sugar Rush), che però, a sua volta, passati sei anni, comincia a percepire la noia, smaniando la ricerca di nuovi stimoli. Ci prova, allora, Ralph ad accontentare la sua piccolina, ma anziché andargli incontro come spera - complice forse anche la sua natura – provoca un danno che peggiora la situazione: riparabile, a quanto pare, solo attraverso la new entry della sala giochi, il world wide web.

Perché il volante nuovo che serve a Sugar Rush per non essere smantellato è reperibile solamente su eBay a una cifra che, per chi deve sborsare, non è considerata conveniente. Così non resta che rompere – tanto per cambiare – ancora le regole del gioco, rimboccarsi le maniche e infiltrarsi in quel mondo sconosciuto e tecnologicamente avanzato anni luce – e dove, per dirla alla Ralph, non fa mai tramonto - per trovare una soluzione in grado di craccare il sistema e risolvere il danno. Con l’ingenuità di chi è abituato a vivere negli anni '80, quindi, Ralph e Vanellope sbarcano online: in quella che dai registi Phil Johnston e Rich Moore viene dipinta come una metropoli futuristica e sconfinata, trafficata da (nostri) avatar Funko Pop!, capsule di trasporto volanti e omini intenti ad aiutare, tartassare o spammare - Dio solo sa dove - il malcapitato di turno. Un parco giochi meraviglioso, insomma, per chiunque fosse in attesa di una svolta elettrizzante, ma un inferno vero e proprio per chi, invece, ama sentirsi al sicuro, delimitato nella sua comfort zone.
Tradotto in soldoni: un modo colorato e divertente per porre l’accento sul legame (generazionale) tra Ralph e Vanellope, inevitabilmente destinato a mutare, in quanto simile a quello tra padre e figlia.

Ralph Spacca Internet FilmA dispetto di quello che in molti di noi si sarebbero aspettati, infatti, a "Ralph Spacca Internet" di immolarsi in una riflessione acuta e sarcastica sullo strumento – probabilmente - più rivoluzionario degli ultimi decenni, interessa il giusto: nel senso che di frecce dall’arco, in tal senso, ne scocca, e spesso anche centrando bersagli belli grossi (come la sensibilità di Ralph ferita dai commenti sotto ai suoi video), ma con uno sguardo che, però, è concentrato fisso da ben altra parte. Perché in questo secondo capitolo a dominare tornano l’amicizia, i sentimenti, ma rovesciati a testa in giù verso l’idea di una separazione che, per essere compresa e abbracciata, ha bisogno prima di fare a botte con la fragilità e col morboso attaccamento di chi ha paura della (sua) solitudine. Argomenti umani, argomenti universali – al di sopra della virtualità di fondo - che vanno a intiepidire e a ravvivare un copione oggettivamente meno brillante e lucido del precedente, magari un tantino forzato nello sviluppo, ma non per questo difficile da apprezzare e da promuovere.

Complici anche quel paio di scene con protagoniste le principesse Disney che propiziano, oltre che le migliori risate, la battuta, forse, maggiormente azzeccata della pellicola, dedicata alla Merida di “Ribelle: The Brave”: l’unica prima donna Pixar.
Che, a voler essere sinceri, è il momento del film che spacca di più.

Trailer:

Commenti