Brother - O La Fratellanza Del Codice Criminale

Brother Takeshi Kitano

La fratellanza.
Quella di sangue, quella criminale.
È il cuore pulsante che fa battere “Brother”, il film che segna la prima (e ultima) esperienza statunitense del regista giapponese Takeshi Kitano: il quale, rimanendo fedele al suo cinema, scrive, dirige, appunto (e monta) e interpreta una storia nella quale un ex Yakuza – lui – sbarca in America per mettersi sulle tracce di suo fratello minore, che inaspettatamente si è lasciato coinvolgere nello spaccio di droga e che lui decide di aiutare, educandolo a diventare un leader.

Follia allo stato puro, insomma.
Con la violenza che, lentamente, e sfruttando il retaggio, l’avidità e la disperazione di questi uomini, prende sempre più spazio, arrivando a metterli faccia a faccia contro la Mafia: minacciata da questa nuova scalata al potere tanto rapida, quanto inaccettabile.
Eppure, in “Brother” – che in quanto film d’azione ha il dovere di rispettare determinati canoni – a rubare l’occhio e ad attirare l’attenzione sono soprattutto alcuni gesti, alcune declinazioni della criminalità organizzata giapponese che, in qualche modo, riesce a differenziarsi dall’altra americana e, in questo caso, anche italiana. C’è un codice, infatti, un codice che raramente è distinguibile in questo genere di storie e di pellicole; un codice di fratellanza e di appartenenza, che va oltre il gruppo sanguigno, la provenienza e il colore della pelle. Ne è testimonianza palese il primo incontro che c’è tra l’Aniki di Kitano e il Danny di Omar Epps. Un classico scontro tra maschi alfa che, anziché essere maneggiato, poi, nella maniera più scontata, assume una forma per certi versi poetica e romantica: capace di dare al racconto una porzione di calore che, altrimenti, non avrebbe mai potuto avere, o costruire.

E per quanto si tratti sempre di criminalità e di violenza (e quindi non giustificata e né giustificabile), e per quanto “Brother” non sarà mai ricordato dallo zoccolo duro degli appassionati del regista come il punto più alto della sua carriera – ma ciò non vuol dire che vada sottovalutato, anzi – riuscire a esordire negli Stati Uniti col tentativo di mettere alla berlina l’implacabilità della violenza, ma insieme insinuarne – pure, e ironicamente – una specie di linguaggio che la rende diversa, più o meno nobile, a seconda di dove e di chi la pratica, è un quid in più che può aiutare a differenziare, magari, un film d’azione comune, da un film d’azione d’autore.
Certo, se poi riuscite anche a ridere come fa Kitano nei momenti di alta tensione, allora meglio ancora.

Brother” è disponibile in home video distribuito da CG Home Entertainment.

Brother Blu-Ray

Il Blu-Ray, in versione italiana, prevede le seguenti specifiche tecniche:
Dischi: 1
Formato Video: 1,85:1 Anamorfico 1080p
Tracce Audio: 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano, Giapponese - 5.1 DTS HD: Italiano, Giapponese
Sottotitoli: Italiano, Italiano Non Udenti
Contenuti Speciali:
- Scenes By The Sea
- Trailer
Durata: 113 minuti
Confezione: Amaray
Produttore: CG Home Entertainment
Distributore Home Video: Mustang Entertainment
Data di Uscita: 22 Luglio 2021

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