La vecchiaia, si sa, arriva per tutti, e per chi ha passato una vita a fare il duro andare pensione non deve essere proprio il massimo. Fingere che i tempi non ci abbiano scalfito neanche un pochino però sarebbe uguale a voler mantenere una posizione disonesta e poco credibile e perciò le uniche possibilità da dover prendere in considerazione rimangono quelle di farsi da parte o di operare con prudenza.
Sylvester Stallone aveva messo a tacere le voci sulla sua presunta voglia di non invecchiare già in “Rocky Balboa”, quando, tornato a combattere in età avanzata, aveva avuto la compiacenza di non mostrare al pubblico un Rocky arrugginito ancora capace di fare strage sul ring. Ma la voglia di successo per chi è stato da sempre abituato a spaccare musi non può essere calmata interminabilmente da eterni pareggi, e così come lui, si trovavano nello stesso status anche altri grandi duri del cinema anni ’80 e ’90: da Bruce Willis a Arnold Schwarzenegger, procedendo poi per Jean-Claude Van Damme e Chuck Norris. Tutte icone del passato finite a sedere su una poltrona o in qualche scadente titolo di serie-b dimenticato ancor prima di uscire.
E allora perché non sfruttare il marchio libero de “I Mercenari” per creare un qualcosa di unico: una pellicola testosteronica dove le grandi star del vecchio cinema d’azione si divertono a crepapelle e ironizzano su loro stessi, sul loro passato e sul loro presente?
Ecco svelata la vera missione de “I Mercenari 2”, creatura brevettata proprio da Sylvester Stallone due anni fa e ereditata oggi da Simon West che sale al timone della regia migliore che gli potesse capitare. In questo capitolo non c’è voglia e bisogno di intavolare una trama per arrivare all’azione, appena si spengono le luci in sala infatti siamo già catapultati nella più trucida e coatta azione possibile. Di questo passo è lecito aspettarsi che le cose andando avanti possano solo migliorare e, a tal proposito, non c’è da preoccuparsi perché così sarà. La passerella di muscoli, armi, combattimenti e battute ficcanti è infinita e l’entrata in scena di alcuni personaggi sarà certamente accompagnata da applausi scroscianti e ovazioni clamorose (solo un nome: Chuck Norris), l’alchimia tra maschi alfa inoltre risulta essere oliata benissimo e organizzata perfettamente come i duetti “provocatori” tra Stallone e Statham o quelli “armonici” tra Schwarzenegger e Willis, da molti già reputati da antologia.
“I Mercenari 2“ non è altro che il film che ti aspetti una volta visto il trailer o la locandina, anzi, è ancora meglio. Perché si permette il lusso di far godere lo spettatore di uno spettacolo maschio senza precedenti e di fargli spegnere il cervello impegnandolo esclusivamente a raccogliere pop-corn dalla scatola. E poi se proprio qualcuno vorrà fare un piccolo sforzo potrà adoperarsi a rintracciare tutti i riferimenti alle pellicole che hanno reso celebri i protagonisti disseminati qua e là intorno alla storia tra prese in giro e frasi ad effetto.
Non credo sia presto per affermare che West e Stallone insieme abbiano dato vita a un prodotto gustoso ed incredibile. “I Mercenari 2” è uno spasso assoluto da vedere e rivedere ogni qual volta si ha voglia di uno spicciolo ma efficace film d’azione, un occasione per farsi quattro risate in compagnia magari proprio durante quelle serate per soli uomini tra birra, patatine e rutto libero.
Trailer:
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