Era cominciato con un boato il cammino di “Lo Chiamavano Jeeg Robot”, con proiezioni tutte esaurite dal passaparola alla Festa Internazionale del Cinema di Roma dello scorso anno. Successo che poi, lentamente, è andato a replicarsi in sala, tramite una permanenza lunghissima e una doppia uscita sorretta dalla consacrazione avvenuta ai David di Donatello, dove la pellicola diretta da Gabriele Mainetti ha fatto man bassa, portandosi a casa ben sette statuette.
Ieri pomeriggio, allora, alla Feltrinelli di Via Appia Nuova non poteva che andare in onda il finale perfetto, la chiusura ovvia di un percorso incredibile, insperato, conquistato con tenacia e coraggio da colui che solo qualche anno fa veniva considerato da molti produttori e addetti ai lavori “un autentico pazzo”. Confessione rilasciata da Mainetti in persona, proprio durante la presentazione a stampa e pubblico della versione home video, blu-ray e dvd, di “Lo Chiamavano Jeeg Robot”, evento a cui i era presente insieme all'attrice protagonista del film (e vincitrice del David di Donatello alla miglior interpretazione femminile) Ilenia Pastorelli. Un incontro brillante e molto informale, dove il regista (sollecitato dai presenti) si è lasciato andare ad aneddoti e piccole confessioni che hanno in parte divertito e in parte confessato i travagli, le lotte e l’amaro in bocca a cui non può sfuggire chiunque abbia intenzione, oggi, di fare “un cinema diverso” nel nostro paese.
L’attenzione principale ovviamente, però, è stata tutta concentrata sui contenuti speciali presenti nei dvd (qualcosa in più, per via dello spazio, è in esclusiva per l’edizione blu-ray): sulla raccolta, quindi, del ricchissimo materiale inserito all'interno e a cui Mainetti, ha ammesso, di aver cominciato a pensare già durante le riprese del film (ma anche prima, considerato il girato). Da grande appassionato di cinema e di home video – specie per quel che riguarda la “condivisione” relativa agli extra dei dvd che lui stesso guarda e studia – infatti il regista ha voluto concedere ai fan, e a chiunque vorrà avvicinarsi al suo film, la documentazione completa del suo processo creativo e realizzativo, un lavoro abissale avviato con la selezione del cast e conclusosi solo a due anni di distanza con la ciliegina sulla torta di Claudio Santamaria che, ispirato dal personaggio e dalle riprese, invia a Mainetti un file audio, chitarra e voce, con la sua versione personale della canzone del cartone Jeeg Robot cantata, in origine, da Roberto Fogu (pezzo scelto poi per accompagnare i titoli di coda).
Una storia e una gestazione incredibile, insomma, condensata al meglio in un corposissimo backstage di circa un ora, a cui vanno ad aggiungersi altri estratti tra cui i provini agli attori, le scene tagliate, lo storyboard, il trailer, le papere e, a chiudere, il corto cinematografico realizzato da Mainetti prima di “Lo Chiamavano Jeeg Robot” intitolato “Tiger Boy”.
Un edizione home video a cui non si potrebbe chiedere altro, se non l’inserimento di quel “Basette” (altro corto di Mainetti) che lo stesso regista ha dichiarato di aver provato fino all'ultimo a portar dentro, ma che per questioni di diritti non è stato possibile. Un dispiacere che, comunque, lascia il tempo che trova, compensabile se si vuole attraverso YouTube e la generosità di internet e che di certo non sposta di una virgola il valore complessivo di un prodotto che per contenuti, qualità e evoluzione non può che considerarsi pressoché impeccabile e da possedere in collezione.
Il Blu-Ray Disc prevede le seguenti specifiche tecniche:
Dischi: 1
Formato Video: Anamorfico 2,35:1
Tracce Audio: Italiano DTS HD 5.1
Sottotitoli: Italiano Non Udenti
Durata: 118 Minuti ca.
Contenuti Speciali: Trailer, Backstage, I Provini Degli Attori, Scene Tagliate, Lo Storyboard, Cortometraggio: "Tiger Boy"
Confezione: Amaray
Casa di Distribuzione: Lucky Red
Distributore Home Video: Warner Home Video
Data di Uscita: 15 Settembre 2016
Trailer:
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