[EXTRA - TEATRO] Cinecittà di Christian De Sica - La Recensione


Si prende un piccola libertà Christian De Sica, dimentica un po' il cinema (suo habitat naturale) e torna sul palcoscenico con uno spettacolo tutto nuovo. Mancava dal 2008 a teatro, anno in cui terminavano le repliche dello spettacolo-tributo al padre Vittorio "Parlami Di Me" (presentato poi come film al Festival Di Roma) . Ora si ripresenta invece con un altro tributo, a cambiare è il destinatario, non più il padre appunto, persona fisica, ma un luogo, un luogo sacro, a cui ogni attore e ogni amante di cinema non può che essere affezionato: Cinecittà.

Quello dell'attore romano è praticamente un onesto One Man Show: rispetta in pieno le corde che lo rappresentano e alterna momenti di racconto a sketch comici, aneddoti, canzoni e balletti. Il De Sica che abbiamo imparato a conoscere oltre il cinepanettone, quello con più frecce nell'arco, appassionato di musica e di canto, che ha vissuto un infanzia invidiabile arricchita da un padre che l'ha "trascinato" al contatto con miti e leggende come Alberto Sordi, per esempio, a cui è dedicato anche uno spicchio dello spettacolo e del quale parla come fosse uno zio acquisito. Ma al di là di colui che ne arricchisce e abbellisce il canovaccio "Cinecittà" serve soprattutto a noi per ricordare quanta storia sia passata attraverso quelle magiche mura dentro le quali, oggi, il traffico oltre ad essere cambiato si è incredibilmente affievolito.
Il che è un vero peccato.

Diretto da Giampiero Solari e scritto dallo stesso Cristian De Sica insieme a Riccardo Cassini e Marco Mattolini, "Cinecittà" è attualmente in programmazione al teatro Brancaccio di Roma, e lo sarà fino a domenica 13 Aprile.

Per informazioni su orari e biglietti potete consultare la pagina ufficiale del teatro.

Trailer:

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