In Guerra Per Amore - La Recensione

In Guerra Per Amore Poster
Chi non sarebbe disposto ad affrontare qualsiasi genere di pericolo, se in ballo ci fosse l’amore di una donna del calibro di Miriam Leone?
Pif si arruola addirittura nell’esercito Americano pur di trovare il modo di lasciare New York - dove lavora come lavapiatti per un ristorante italiano - e tornare in Sicilia, dove è in corso la Seconda Guerra Mondiale, ma, soprattutto, vive il padre della ragazza che ama e di cui deve assolutamente chiedere la mano prima che gli accordi d’interesse fatti dallo zio in America la costringano a sposarsi con il figlio di un pericoloso boss mafioso, ammanicato col più famoso Lucky Luciano.
Siamo nel 1943, chiaramente, e gli alleati vedono nella Sicilia (e nella Mafia) un punto strategico per mettere i fascisti in difficoltà.

Procede secondo un denominatore ben preciso, quindi, la carriera registica (e autoriale) dell’ex iena e giornalista Pierfrancesco Diliberto. Gli ingranaggi di questa sua opera seconda sono apparentemente gli stessi che fecero la fortuna del folgorante esordio, sebbene in realtà l’asticella sia un tantino più alta e stesso discorso vale per la consapevolezza. C’è un lenzuolo più largo infatti intorno a “In Guerra Per Amore”, un lenzuolo che non si limita esclusivamente al doversi muovere narrativamente e logisticamente tra un paesino della Sicilia e l’America (e poco importa se la seconda sia stata riprodotta qui in Italia), ma che va a riguardare anche sottotrame di co-protagonisti, personaggi minori e spalle a cui viene dedicato spazio necessario per emergere e per compiersi. Prova a non essere più regista per caso o per gioco, insomma, Pif, anzi, l’obiettivo stavolta è proprio quello di volersi affermare, di farlo con impegno e applicazione, senza perdere quell’umiltà e quell’ironia che fanno parte della sua persona e quindi della sua visione delle cose. Si vede nella messa in scena e nell’impalcatura allestita quali sono i suoi riferimenti (e la dedica ad Ettore Scola, in apertura, lo conferma), quali sono gli autori studiati e presi in considerazione con l’intento di replicare, a suo modo, quella commedia all’italiana dolce-amara di un tempo che ha tutt’altro che smesso di funzionare e di essere accolta (e noi pubblico ne siamo testimoni).
Una sfida senz'altro difficile, eppure decisamente vinta.

In Guerra Per Amore Pif
Perché sulla carta è un romance lineare “In Guerra Per Amore”, un film con un uomo chiamato ad affrontare qualcosa di più grande di lui per conquistare, alla fine, il cuore della sua dolce amata. Concretamente, tuttavia, la situazione è assai diversa, complessa, con Pif che di fare il romantico ha voglia, si, ma ha voglia di farlo a più strati. Per cui, oltre all’amore del personaggio ingenuotto e imbranato alla ricerca della felicità, c’è posto anche per l’amore verso una terra che ancora oggi, documenti alla mano, sta pagando le decisioni di una politica americana che, per facilitarsi il lavoro, durante la Seconda Guerra Mondiale, non ha avuto problemi a fare accordi con la Mafia, foraggiando l’ascesa di quest’ultima nella regione con tanto di nomine istituzionali come scambio e della creazione di partiti politici in parallelo. Un discorso che va a legarsi stretto anche con l’altro lavoro del regista, quello del giornalista d’inchiesta, amato a sua volta e mescolato alla perfezione in un’opera che riesce, pur con qualche sbavatura microscopica (più che altro tecnica), a non uscire dal suo territorio principale e a intrattenere, divertire, appassionare e commuovere (ma anche a terrificare, nel discorso finale, da brividi, sulla democrazia ad opera di un boss).

Va da sé, dunque, che se ci si aspettavano conferme dal Pif cinematografico, con “In Guerra Per Amore” possiamo dire che sono arrivate prepotenti. La sua maniera tutta unica e inimitabile di favoleggiare con fatti di cronaca e Storia, senza mai perdere né equilibrio né redini della pellicola, ci lascia nuovamente di sasso e gradevolmente stupiti. Sereni, di fronte ad un autore che finché continuerà a farsi trasportare dalla professionalità, l'amore e il rispetto per ciò che fa, difficilmente potrà deludere e mancare il bersaglio.

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