Non Succede...Ma Se Succede - La Recensione

Non Succede...Ma Se Succede TheronAvete presente “Notting Hill”?
Ecco, ora provate a immaginarne una versione dove al posto di Julia Roberts ci sia Charlize Theron: che non fa l’attrice, però, ma aspira a diventare il prossimo Presidente degli Stati Uniti D’America. E dove, al posto di Hugh Grant, c’è Seth Rogen: il quale non vende libri, ma si arrabatta come giornalista d’inchiesta per una piccola testata online che sta per essere fagocitata da un magnate capitalista che odia.
Ci siete? No? Fa niente, dai.

Perché, per vostra fortuna, a rendervi le cose semplici ci pensa “Non Succede...Ma Se Succede”, la commedia romantica, diretta da Jonathan Levine, in cui la Theron e Rogen vanno letteralmente a formare la coppia più assurda del mondo. Non è un incidente a legarli, tuttavia, ma un passato a metà tra il dolce e l’imbarazzante che una sera li rimette faccia a faccia, ricordando a entrambi quanto i loro ideali e il loro integralismo siano rimasti mosche bianche all'interno di una società sempre più ipocrita ed egoista. Due anime gemelle, insomma, ma solo nello spirito. Eppure ciò non basta a fermare l'intuizione della donna che, contrariamente a quanto consigliato dal suo staff, vuole a tutti i costi ingaggiare quel giornalista, spiantato e malvestito, come ghostwriter della sua campagna politica, convinta che il talento e l'ironia che traspare dai suoi articoli possano essere decisivi a guadagnare quei punti in simpatia che, stando ai sondaggi che la riguardano, stentano a decollare. Un canovaccio dai risvolti prevedibili, dunque, con questo amore che – come accadeva nella pellicola di Roger Michell – deve mettercela tutta per resistere a una popolarità e a una differenza di classe che non perdono occasione per farlo sentire in discussione, sbagliato e inammissibile. Ma un canovaccio assai sorprendente, anche, nel momento in cui lo vediamo toccare e battere su quel paio di punti ai quali, è evidente, tiene particolarmente e mai per elemosinare retorica.

Long Shot Theron RogenCi sono i sentimenti, infatti, che sono la spina dorsale di “Non Succede...Ma Se Succede”, ma c’è pure e soprattutto la fatica della Charlotte di Charlize Theron che, in quanto donna, deve lottare per non essere sovrastata dal maschilismo che la circonda. Ha le idee chiare lei, le idee giuste, ma deve stare attenta a non pestare i piedi a chi detiene il potere e potrebbe metterla fuori gioco; deve essere pronta a fare un passo indietro se questo può permettergli di farne, poi, due in avanti; ad accettare i compromessi: una strategia che il Fred di Rogen – in quanto uomo – non accetta e non riesce a comprendere (del resto lui non ce la fa proprio a immedesimarsi nei panni dell’altro). Un’analisi importante e per niente superficiale, fatta dalla pellicola di Levine, che messa insieme alle problematiche ambientali, poste in cima alle priorità del programma di Charlotte, implementano il potenziale e l’intelligenza di una commedia leggera sì, ma niente affatto effimera.

Si resta conquistati, quindi, appagati di risate e di emozioni, con in testa i tanti flashback di una storia folle, spassosa e romantica al punto giusto – su tutti un bellissimo lento ballato tra i due innamorati durante una serata di Gala – alla quale non mancano neppure intuizioni fuori di testa, come quella rappresentata dal (geniale) Presidente degli Stati Uniti di Bob Odenkirk (ma pure l’omaggio a “Blackkklansman” in apertura e le disinibite richieste della Theron tra le lenzuola).

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