Frozen - La Recensione

Tre studenti universitari: Joe (Shawn Ashmore), Dan (Kevin Zegers) e la sua ragazza Parker (Emma Bell), durante una gita in montagna rimangono bloccati sulla seggiovia che li avrebbe dovuti riportare sulla via del ritorno. Una distrazione si trasforma presto in un incubo al quale i tre giovani dovranno trovare al più presto rimedio, dovendo fare anche i conti con la natura e la sua fauna.

Un horror agghiacciante, è proprio il caso di dirlo visto che si parla di “Frozen”, ultimo film del regista americano Adam Green. Una pellicola devastante che mette a dura prova la sensibilità e lo stomaco dello spettatore, spesso costretto a soffrire alcune scene veramente al limite della sopportazione.

Inizialmente potrebbe sembrare uno dei tanti horror che, specialmente in estate, ci vengono spiattellati in faccia continuamente: "il solito gruppo di giovani che durante una vacanza diventa vittima di qualcuno del posto o del posto stesso". In realtà “Frozen” si distacca subito da questo genere di storia. Nella sfortuna dei protagonisti c’è sempre la solita irresponsabilità giovanile onnipresente in quel genere di film ma, questa volta, a metterli nei guai sarà solamente un “piccolo” errore umano.

Così una vacanza tra amici diventa inaspettatamente il peggiore degli incubi, in cui il male è la natura e la vittima l'uomo. Tutto si trasforma in una situazione assurda, ma proprio grazie ad essa il film inizia a funzionare, creando quell’empatia con il pubblico e costringendolo, quasi in modo ricattatorio, a vivere la situazione dei protagonisti e soprattutto a domandarsi: "come reagirei io al loro posto?". Una connessione inevitabile ma che ha il sapore di un’arma a doppio taglio perché man mano che il film avanza alcune scene diventano assai difficili da sostenere risultando il più delle volte
fastidiosissime alla sensibilità umana.

Condito con dialoghi non eccezionali, il più delle volte forzati e fuori luogo (come quello sulla "morte peggiore" che i protagonisti affrontano appena la situazione inizia a farsi critica) ma in qualche modo anche delicatamente interessanti, il film procede abbastanza bene secondo i determinati standard del genere, portando lo spettatore all'esaurimento da suspance e a desiderarne una sorta di allontanamento e rinnegazione a causa della troppa sofferenza già accumulata.

Frozen”è un film impossibile da sentenziare. Difficile potergli dare un giudizio. E’ più semplice dire che se cercate della suspance eccessiva e volete mettere a dura prova il vostro stomaco allora questo è il film che fa per voi. Se volete vedere un horror ma siete abbastanza sensibili alle scene forti allora evitatelo: altrimenti vi ritroverete ad uscire dalla sala ancor prima che il film sia finito (episodio certificato!).

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