[OSCAR 2019] Deve Vincere / Vincerà - I Vincitori Di Inglorious Cinephiles

Academy Awards 2019

Cominciamo subito con l’affermare che, molto probabilmente - e sarà la prima volta dopo un bel po’ di anni - quest’anno non guarderò in diretta La Notte Degli Oscar. Dormirò profondamente (speriamo) e vedrò il palmares definitivo al suono della sveglia, il giorno dopo, mentre farò colazione.
Va bè, ma sti ca…voli, direte voi, giustamente. Eppure è la scelta (politica?) di chi - come non mai, forse - ha perduto profondamente fiducia e passione verso una manifestazione che, ingenuamente, fino a tanto tempo fa, considerava – sbagliando – come un riferimento credibile del Cinema-tutto. Guardandola da vicino, tuttavia, anno dopo anno, e aumentando quello che inizialmente era un bagaglio di conoscenze assai superficiali, mi sono reso conto che la premiazione degli Oscar, in realtà, - e spesso – altri non è che uno show-americano che utilizza il cinema per inviare o rispondere a messaggi politici e sociali. Il che va benissimo, per carità, ma se eseguito in modo scriteriato contribuisce a deteriorare, inevitabilmente, una meritocrazia e una mission sempre più in crisi e in disordine.
Aggiungiamoci, poi, anche la nota dolente che quest’anno non è stato neppure così brillante a livello di grandi film e, allora, va da sé che l’idea di dirigersi verso il letto, spegnere la luce e poggiare la testa sopra al cuscino finisce facilmente col prendere prepotentemente il sopravvento, vincendo a mani basse.
Comunque, nonostante questo, ci sono tradizioni che sanno resistere a tutto – anche a “Black Panther” e “Bohemian Rhapsody” candidati al Miglior Film – per cui perfino in un momento dove fare pronostici e ragionare è da considerarsi inutile e fuori luogo, una proiezione su chi deve vincere e vincerà la tanto ambita statuetta, da queste parti, proviamo a farla comunque.
E' tradizione, ormai, no?
Quindi diamo il via alle previsioni sulle principali categorie:

Miglior Film
Deve Vincere: "La Favorita" di Yorgos Lanthimos
Perché se è vero che, per quanto mi riguarda, il migliore in assoluto tra i candidati è “Vice: L’Uomo Nell’Ombra”, quello di Lanthimos – che comunque lo tallona – rappresenta il film maggiormente abile a condensare insieme autorialità, ironia, intrattenimento e capacità, venendo assorbito quindi con meno difficoltà da un pubblico trasversale e parzialmente mainstream.
Vincerà: "Roma" di Alfonso Cuarón
Perché - nonostante, a mio modesto avviso, non sia all'altezza delle potenzialità del suo regista, risulti abbastanza freddo e poco coinvolgente - vuoi per via dell’intolleranza di Trump con i messicani, vuoi per via di una forma stilistica, tuttavia, affascinante, o perché semplicemente la sensazione che sia stato piuttosto sopravvalutato è un problema solo mio, la pellicola di Cuarón – dati alla mano – risulta lanciatissima a fare grosso bottino e ad affermarsi come Il Film di quest’anno.

Miglior Regia
Deve Vincere: Adam McKay per “Vice: L’Uomo Nell’Ombra
Perché la regia del suo film – così come la sceneggiatura – è meravigliosa, geniale, acuta. Artisticamente “Vice: L’Uomo Nell’Ombra” ha soluzioni visive uniche, paradossali, che si mangiano in un sol boccone la pur validissima ed elevata concorrenza della sua categoria. Sarebbe un premio più che meritato per chi è stato sempre considerato soltanto un mero esecutore di film demenziali e che, non appena avuta la possibilità, si è dimostrato tra i più intelligenti, competenti e brillanti autori in circolazione.
Vincerà: Alfonso Cuarón per "Roma"
Perché se l’aria – come sembra – è quella di un “Roma” protagonista assoluto non potrebbe andare diversamente. E poi – tolto Adam McKay – non c’è nessuno, onestamente, in categoria che sia in grado di sovrastare di netto gli altri.

Miglior Attore Protagonista
Deve Vincere: Christian Bale per "Vice: L’Uomo Nell’Ombra"
Perché se avete visto la sua mutazione e la sua performance nel film non ci sarebbe neppure motivo di proseguire. Comunque per l’ennesima volta l’attore è ingrassato fisicamente, si è sottoposto a un trucco pesante e assai invasivo ed è riuscito ad aderire alla perfezione a un personaggio affascinante e intrigante, tanto quanto malvagio e senza cuore. Stiamo parlando di un fuoriclasse. Un fuoriclasse vero.
Vincerà: Rami Malek per "Bohemian Rhapsody"
Perché l’apoteosi di "Bohemian Rhapsody" in qualche modo deve racimolare il suo trofeo e la statuetta all'attore che ha fatto rivivere il mito di Freddie Mercury – peraltro anche piuttosto bene – è l’unica strada percorribile per adempiere a tale mandato. Inoltre, anche qui, i premi anticipatori stanno confermando questa la tendenza.

Miglior Attrice Protagonista
Deve Vincere: Olivia Colman per “La Favorita
Perché nel film di Lanthimos la sua presenza giganteggia, domina, dandole finalmente lo spazio necessario (e meritato) per evidenziare un talento enorme, sacrificato per troppo tempo all'interno di ruoli da co-protagonista e da caratterista. Ruoli importantissimi, portati a casa splendidamente, ma che hanno restituito sempre troppo poco a chi, probabilmente, meritava di più.
Vincerà: Olivia Colman per “La Favorita
Perché non ci sono santi. Su questa categoria il discorso è da considerarsi praticamente chiuso.

Miglior Attore Non Protagonista
Deve Vincere: Richard E. Grant per “Copia Originale
Perché di tutte le interpretazioni che rischiano di soffiargli il premio, la sua è la più incisiva. L’omosessuale emarginato e affetto da solitudine di “Copia Originale” sa essere divertente, sboccato, cinico, ma capace anche di mostrare un lato umano, delicato, con il quale istituire quel background che lo fa entrare facilmente in affezione con lo spettatore. Un vantaggio che, in una categoria apertissima, potrebbe rivelarsi decisivo e degno di nota.
Vincerà: Richard E. Grant per “Copia Originale
Perché in una cerimonia politicamente corretta o – nei confronti di Trump – scorretta che sia, un premio così si adatterebbe magnificamente al quadro completo.

Miglior Attrice Non Protagonista
Deve Vincere: Emma Stone per "La Favorita"
Perché la sua Abigail Masham è un personaggio incredibile, bidimensionale solo superficialmente, con uno spessore ampissimo svelato piano piano attraverso l'uso di sguardi ed espressioni. In molti potranno sostenere che sono di parte – non credo, ma non posso escluderlo – però, secondo me, è più facile che chi lo dica abbia sottovalutato qualcosa di fondamentale durante la visione.
Vincerà: Regina King per "Se La Strada Potesse Parlare"
Perché, come accennato in precedenza, in un quadro politico come quello che si prospetta anche questo è un premio essenziale, di quelli praticamente già assegnati.

Miglior Sceneggiatura Originale
Deve Vincere: Adam McKay per “Vice: L’Uomo Nell’Ombra
Perché, dai, come si fa a non premiare una sceneggiatura folle, spiazzante e ironica che riesce, contemporaneamente, a far divertire e a raccontare con serietà e precisione uno spaccato terrificante della Storia americana? Come si fa a non rimanere estasiati dai titoli di coda messi a metà film, dalla citazione di Macbeth e da altre, numerosissime, sequenze incredibili, a dir poco geniali? Io non lo so, se lo sapete, ditemelo voi…
Vincerà: Deborah Davis e Tony McNamara per “La Favorita
Perché anche in questo caso è il compromesso più equilibrato. Quella di “La Favorita” è comunque la sceneggiatura migliore in lista, posta uno/due gradini sotto quella di Adam McKay, il che, diciamo, la renderebbe una vittoria onesta su cui nessuno si sentirebbe di mettere bocca.

Miglior Sceneggiatura Non Originale
Deve Vincere: Nicole Holofcener e Jeff Whitty per “Copia Originale
Perché di tutte le sue concorrenti è la sceneggiatura più solida, compatta, appuntita. Tutte le altre hanno - chi per un motivo, chi per un altro - dei difetti significativi con cui dover fare i conti, e sono difetti che in questi contesti, in teoria, fanno la differenza e non possono essere trascurati.
Vincerà: Nicole Holofcener e Jeff Whitty per “Copia Originale
Perché speriamo che almeno in questo frangente la politica si prenda una pausa e la meritocrazia venga fuori. Del resto privare questo film del premio, forse, più sacrosanto che si merita sarebbe veramente un peccato.

Miglior Film Straniero
Deve Vincere: “Affari Di Famiglia” di Hirokazu Kore-eda (Giappone)
Perché il film di Kore-eda – Palma d’Oro all'ultimo Festival di Cannes, ricordiamolo – è di gran lunga il più affascinante, toccante e potente della categoria. Purtroppo le correnti sembrano andare verso altri lidi, ma se in questo mondo ci fosse un minimo di giustizia, non ci sarebbe neppure da aprire un dibattito.
Vincerà: “Cold War” di Paweł Pawlikowski (Polonia)
Perché se “Roma” dovesse vincere il premio come Miglior Film (assoluto) è difficile ipotizzare gli venga dato anche quello per Miglior Film Straniero – sarebbe un evento straordinario – e quello di Pawlikowski, a livello di giudizio internazionale, pare sia stato designato come il secondo preferito a cui doversi appoggiare. Certo è, che visto e considerato che questo premio verrà consegnato molto prima dell’altro, più importante, in base a chi sarà il suo vincitore si potrà già immaginare tantissimo su come andrà a finire la serata. Uno snodo importante, insomma.

Miglior Film D'Animazione
Deve Vincere: “L’Isola Dei Cani” di Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales e Jeremy Dawson
Perché, forse, non avrà il messaggio semplice e diretto di quello che pare sarà il vincitore, ma dentro il film di Wes Anderson di messaggi ce ne sono tanti e tutti meravigliosi e da cogliere. Parliamo di un film, come al solito, vivace, brillante, adatto ai più piccoli, ma orientato tantissimo verso gli adulti. Un film che fa ridere, pensare, commuovere e che sarebbe davvero un delitto veder snobbare come se niente fosse.
Vincerà: “Spider-Man: Un Nuovo Universo” di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord e Christopher Miller
Perché ora come ora l’America, probabilmente, ha bisogno di messaggi semplici, facili da assimilare, ed un film in cui si dice che tutti quanti possono essere Spider-Man e che quindi tutti quanti possono essere super-eroi e, di conseguenza, fare qualcosa per portare il bene nel mondo, magari è la risposta migliore per poter sostenere la speranza di un futuro più roseo.

Miglior Fotografia
Deve Vincere: Robbie Ryan per “La Favorita
Perché esteticamente, in “La Favorita”, ci sono soluzioni visive affascinanti e, spesso, fuori dal coro. Una fotografia prevalentemente calda che accompagna il mood di un film, comunque, sempre in continua ebollizione e in fermento. Una spinta necessaria e fondamentale per arrivare a raggiungere quell'ottimo risultato che, poi, si è riusciti ad agguantare.
Vincerà: Alfonso Cuarón per “Roma
Perché oggettivamente anche quella di Cuarón, seppur non trascinante a livello emotivo, è una fotografia esemplare, incantevole, con quel bianco e nero che fa sempre effetto e che conquista rapidamente i nostri occhi. Dovesse vincere – e lo farà – non ci sarebbe da battere ciglio, forse il premio più giusto ad un film che sta raccogliendo fin troppo, lanciatissimo verso una sopravvalutazione assoluta.

Miglior Canzone
Deve Vincere: "Shallow" da “A Star Is Born” (Musica e Parole di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt)
Perché è la canzone più emozionante, potente e trainante di tutte. Tra l’altro la scena in cui viene cantata vale da sola l’intero film per cui, direi, che le carte in regola per la statuetta ce l’abbia praticamente tutte. Così come, del resto, ha già la vittoria in tasca.
Vincerà: "Shallow" da “A Star Is Born” (Musica e Parole di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt)
Perché l’altra sera sono andato a casa di Lady Gaga e ho visto quest’Oscar esposto sulla sua bacheca. “Strano!”, gli ho detto! “Non hai visto niente!”, mi ha risposto!.

E queste erano le mie previsioni.
Tuttavia, la certezza che la serata – senza un conduttore definitivo, ricordiamolo – possa prendere pieghe assurde, premiando in maniera spiazzante e mandando all'aria ogni valutazione tecnica, è molto alta. Ve lo dico nel caso in cui siate dei pazzi e pensiate di darmi retta, recandovi al primo centro scommesse vicino casa vostra e piazzare una giocata, non appena terminato di leggere questo articolo (ma lo so che son più pazzo io ad aver pensato una cosa simile).
Non vi azzardate, è una causa persa.
Di positivo c’è che più in basso di così cadere è difficile, per cui l’anno prossimo, magari, avremo una lista di titoli di caratura superiore e degna di partecipare a una manifestazione (mediaticamente) così prestigiosa e autorevole. Riconoscimenti a parte, certo.
Per il resto, non resta che attendere la notte tra domenica 24 e lunedì 25 Febbraio, momento in cui conosceremo, ufficialmente, chi saranno i fortunati vincitori.

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