[HOME VIDEO] Divorzio All'Italiana - Un Pietro Germi Da Riscoprire (O Da Recuperare)

Divorzio All'Italiana Mastroianni

A raccontarlo oggi, sembra assurdo, ma fino al 1981, all'interno del nostro Codice Penale era presente il delitto d'onore. Ovvero un articolo secondo il quale chiunque avesse commesso omicidio nei confronti del proprio partner (sia marito che moglie), se scaturito a seguito di un tradimento di quest'ultimo, aveva diritto a ricevere una pena ridotta (compresa tra i 3 e i 7 anni di carcere), rispetto quella prevista dall'omicidio canonico. In sostanza, se la tua reputazione veniva macchiata per via di un adulterio, la società comprendeva la tua rabbia e la tua sete di vendetta e ti puniva si, ma con riserva.

Un cortocircuito, in pratica, specie a rileggerlo in tempi moderni.
Ma forse anche all'epoca qualcuno era già in grado di vederci lungo e tra queste persone c'era sicuramente Pietro Germi che, insieme agli sceneggiatori Alfredo Giannetti, Ennio De Concini e Agenore Incrocci, su questa follia ci ha scritto un film che andava proprio a estremizzare sull'argomento, uno di quei film che, specialmente all'estero, hanno fatto discutere e far parlare di noi italiani ogni spettatore, sollevando dibattiti e interrogativi (e invidie) sul nostro (meraviglioso) incomprensibile e pirotecnico paese. Perché "Divorzio All'Italiana" è uscito nel 1961, quando ancora il divorzio non era un'opzione percorribile (arriverà solo 9 anni dopo) e quindi ogni matrimonio, anche il più terribile, equivaleva a una specie di cassazione, a una condanna a morte. E cosi il Ferdinando Cefalù detto Fefè, di Marcello Mastroianni, per liberarsi dell'assillante moglie Rosalia e permettersi una relazione con la cugina minorenne Angela - interpretata da Stefania Sandrelli - decide di mettere in atto un piano che spinga la sua consorte tra le braccia di un altro uomo, cosi da poterla cogliere in flagrante e ucciderla, pagando con il minimo della pena. Un'idea diabolica, studiata nei minimi dettagli, che prevede il coinvolgimento delle malelingue di un paesino (siciliano) che, non appena comincia a notare gli strani movimenti della futura vittima, lascia partire uno sfrenato passaparola utile a Fefè per rafforzare il suo alibi.

Divorzio All'Italiana Mastroianni

É un film di un'importanza immensa allora "Divorzio All'Italiana", una commedia intelligente che - nonostante il tema - riesce a far ridere affrontando questioni che, tra l'altro, non appaiono nemmeno poi cosi superate rispetto ai tempi. Perché il delitto d'onore è un ricordo, sì, ma la cronaca quotidiana ci dimostra che la gestione delle relazioni (in corso, in crisi, finite) è ancora un tabù capace di scatenare aberranti tragedie. E Germi, in qualche modo, prova a spiegarci il motivo, a mettere sul piatto i nostri malesseri ancestrali, raccontando un Italia ipocrita, ignorante, vittima delle sue stesse pulsioni che però si vergogna di palesare e di manifestare in pubblico, dove invece ne finge disprezzo. E qui entra in gioco tutto un lavoro, un lavaggio del cervello, tentato da religione e politica, che cercano di educare il cittadino verso l'assunzione di una morale impossibile, che basta un film di Fellini al cinema per vederla distruggersi in mille pezzi. Stilettate che non risparmiano nemmeno un patriarcato radicatissimo, incarnato all'ennesima potenza dal padre di Fefè che, nonostante l'età, non la smette mai di importunare - o meglio, di molestare - la giovane domestica che lavora per loro, promettendole addirittura incursioni notturne come fosse un divertente scherzo a cui prendere parte. E mai nessuno che si prenda la briga di riprenderlo, di sottolineare la gravità di quell'atteggiamento (la moglie non conta, per via di un interesse personale), nemmeno la povera ragazza importunata, che subisce la pena come se questa facesse parte dei suoi oneri.

Un manifesto tanto terribile, quanto accurato.
Una sceneggiatura brillante, grottesca, spietata - non a caso premiata con l'Oscar - che, secondo alcuni, valse addirittura alla pellicola il merito di aver coniato l'etichetta di "commedia all'italiana", un genere di riferimento a cui ormai guardiamo quasi come fosse un lontano ricordo. Se non altro perché di autori in grado di fotografare i tempi che corrono con la stessa lucidità, cattiveria e insolenza, ne sono rimasti pochi, pochissimi. E, forse, sarebbe il caso si facciano sentire un po' più spesso e un po' più forte.

"Divorzio All'Italiana" è disponibile in home video grazie a CG Home Entertainment.

Commenti

  1. Ultimamente passa spesso in TV e l'ho recuperato. Un cast all'altezza, una splendida Sandrelli e Mastroianni istrionico. Film che è ormai un cult memore di un passato discutibile che ancora ne porta le tracce.

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