Festival Internazionale del Film di Roma 2011: Bilancio Parziale


Durante la partecipazione ad un Festival Internazionale di Cinema, uno spettatore ha tutto il diritto di chiedersi come mai la visione di alcune pellicole risulti spesso fuori contesto piuttosto che troppo pesante o addirittura insopportabile.

Tenendo conto di alcune considerazioni imprescindibili, come ad esempio la selezione obbligatoria a cui ogni film deve essere sottoposto prima di poter entrare a far parte del programma ufficiale o, per esempio, l’Internazionalità dell’evento, che di fatto lascia a un infinità di persone la possibilità di fare richiesta di presentazione delle loro opere, diventa davvero impossibile far finta di niente e accettare inermi la presenza di molti orribili titoli veramente incomprensibili presenti in cartellone. Film noiosi, poveri di contenuti, sciatti, qualitativamente scarsi, che nemmeno il torturatore più sadico e crudele di questo mondo potrebbe riuscire a mettere insieme così armonicamente in una singola manifestazione.

Assistere alla visione mattutina de "Il Mio Domani" di Marina Spada e a quella in tarda sera di "La Femme Du Cinquième", non solo fa riflettere su come si poteva spendere molto meglio il poco tempo a nostra disposizione ma potrebbe essere anche percepito dai presenti in sala come un bruttissimo gesto di crudeltà gratuita fatto dagli organizzatori del Festival nei loro confronti.

Cosa abbiamo fatto di male per meritarci questo? Noi, gente così civile e educata!

Durante la conferenza stampa de “Il Mio Domani", un componente della crew ha esplicitamente dichiarato che il film aveva provato anche a passare a Venezia quest’anno. E continuando ha detto, che mentre Roma ha accettato subito la loro richiesta di partecipazione, Venezia al contrario non si è degnata nemmeno di rispondere.
Maleducazione? O buona educazione?
Io punterei più sulla seconda.
Non so se vi ricordate il programma di Venezia quest’anno, erano tutti potenziali grandissimi film.
Sai che figura che (avremmo) avrebbe fatto Marina Spada col suo!

Qui invece è diverso.
Qui Marina Spada ha degni rivali. Qui Marina Spada se la deve giocare a viso aperto se vuole provare a vincere il MarcoAurelio d’Oro al Miglior Sonno Procurato.

E’ sicuramente presto per fare un giudizio complessivo ma per un bilancio parziale il momento perfetto. E' la mediocrità a far da padrona quest'anno al Festival Internazionale del Film di Roma. Pare aver preso proprio la scena completa. Ormai si è aperta una vera e propria caccia al tesoro alla ricerca del bel film. Spesso ci si incontra con qualcuno che si conosce e non si perde occasione per chiedergli "cosa hai visto?", "com’era?", con la speranza che qualcuno in fondo sia riuscito a trovare un minimo di felicità legata a una qualità artistica fino ad ora paragonabile solo a un miraggio.

A proposito di felicità. Stamattina io l’ho trovata!
Ero in sala a vedere “Butter”, una commediola simpatica e nulla di più, quando ad un certo punto, e giuro che non me lo immaginavo affatto, è comparsa Olivia Wilde versione Lap Dancer.
Ecco, ora non posso descrivervi a parole esatte quanto fosse bella e cosa ho provato di preciso nel momento in cui l'ho vista ma credo che possiate immaginarlo benissimo da soli anche voi. Aveva un taglio di capelli simile a quello che portava in “Tron Legacy” e il suo personaggio era persino tra i migliori della pellicola. Ah, aveva anche una scena lesbo niente male.
Fantastica! Vabbè non fatemi esaltare troppo.

Che cosa volete, ormai qui ci tocca andare avanti così. Goderci piccole soddisfazioni sperando che prima o poi qualcosa di veramente buono si faccia vivo al più presto. Per adesso, a parte Olivia mi sono dovuto accontentare parecchio. Da qualche giorno sono diventato persino attivo frequentatore di un piccolo chioschetto che fa da sponsor all’Amaretto di Saronno. Regala a tutti dei shottini gratuiti. E lo fa a ripetizione.

Che gentile!

Penso sia un gesto di scuse da parte degli organizzatori. Del resto io la penso esattamente come il vecchio mitico Jack Sparrow. E ogni volta che mi ritrovo con il bicchierino in mano prima di bere esclamo sempre..."Yo oh beviamoci su !".





Commenti