Il Paese dei Déjà-Vu

Il nuovo anno è appena cominciato e io già ho iniziato a vedere strane cose.
Ho intravisto per esempio, anche con un leggero disappunto se proprio vogliamo dirlo, che "Immaturi" è riuscito a generare un sequel. Ora, perdonatemi, la politica cinematografica la conosco abbastanza bene ma ancora faccio fatica ogni volta che devo digerire determinate scelte per le quali, se un titolo ha incassato più del previsto, si debba per forza essere obbligati a scriverne immediatamente un seguito per sfruttarne al massimo la scia del successo.
Che poi io nemmeno l'ho visto questo seguito. Però me lo immagino!

E all'appello non poteva mancare nemmeno "Benvenuti al Nord", figliastro sofferto di "Benvenuti al Sud": il primo copia sputata del francese "Giú al Nord", (roba che nemmeno a sforzarci un po’ per metterci qualcosina del nostro) e questo secondo, interamente nostrano, sembra essere stato scritto, da quel che ho percepito, in maniera troppo veloce e approssimativa, ovviamente sempre per sfruttare al massimo la scia del successo.
E io onestamente non ho visto nemmeno questo seguito. Però già me lo immagino!

Parto "leggermente" prevenuto, lo so. Ma che ci volete fare. Come si fa a non partire prevenuti quando si continua sempre a guardare indietro e mai avanti?
Ma davanti, dico io, chi ci guarda?

E' un periodo in cui mi sembra di avere continui Déjà-Vu.
Vivo nella nazione dei Déjà-Vu. É incredibile come ogni volta in questo paese si riescano a commettere sempre gli stessi errori.
Un altro? Vediamo…

Quanti anni sono che non riusciamo più ad entrare nella selezione agli Oscar per il "Miglior Film Straniero"?
Ve lo ricordate? No!
Magari perché sono talmente tanti che quasi non se li ricorda più nessuno. Quest'anno Nanni Moretti però sforna "Habemus Papam", un capolavoro di quelli che possono solamente farti andar fiero del tuo cinema. Ma noi che facciamo? Che cosa abbiamo fatto noi per ripagarlo?
Gli abbiamo preferito "Terraferma".

Adesso, niente da dire contro il film di Crialese, nemmeno l'ho visto (ma questo lo recupererò !), però dai, a tutto c’è un limite…
E allora mi chiedo: chi c'è a capo di tutto questo? Chi è che ha l'ultima parola?
Pronto? Ma la competenza? Che fine ha fatto signori?

Notizia recente: "Terraferma" non andrà agli Oscar. È stato scartato. Io lo sapevo. L'avevo previsto appena sentito della sua selezione. E non è perché sono un sensitivo, o un mago, o un fenomeno da baraccone (anche se qui però...) è solo che se apri bene gli occhi, e le orecchie, ti accorgi che questo paese ti parla. Ti fa vedere. Ti comunica. Perciò l'andamento degli eventi diventa facile da prevedere. Nella maggior parte dei casi tutto è già successo. Basti andare a vedere l'anno scorso, per esempio. O quello prima ancora. O quello prima ancora. O quello prima ancora.

Bé, a questo punto io quello che avevo da dirvi l'ho detto…
...anche se secondo me l'avevo già detto!
Sarà stato... l'altro giorno... o quello prima ancora... o quello prima ancora... o quello prima ancora...

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