Adam Shankman, regista prevalentemente di commedie sentimentali, ritenta l’approccio al musical portando al cinema il “Rock of Ages” di Chris D'Arienzo, dopo aver diretto qualche anno fa il discreto “Hairspray” con protagonista un John Travolta per l’occasione donna formato gigante.
A far da colonna al film questa volta c’è un Tom Cruise camaleonte assoluto, nelle vesti della rockstar dannata Stacee Jaxx ispirata a un mix tra Bret Michaels, Jim Morrison e Axl Rose. A sorreggerlo un cast amalgamatissimo, che affianca ai protagonisti Diego Boneta e Julianne Hough attori del calibro di Alec Baldwin, Catherine Zeta-Jones, Paul Giamatti, Malin Åkerman e Russell Brand.
La potenza di un gruppo di interpreti ben assortiti come quello a disposizione di Shankman modera incredibilmente l’assenza di una vera sceneggiatura (scritta da Justin Theroux, Chris D'Arienzo, Allan Loeb, Michael Arndt e Jordan Roberts) a sostegno della pellicola. Poggiato su una trama costruita per trascinare e coinvolgere lo spettatore esclusivamente con momenti musicali, “Rock of Ages” se la cava egregiamente nelle sue oltre due ore di narrazione (o ascolto) nel non far sentire mai né il fiatone né la noia allo spettatore. L’operazione dà quindi l’impressione di non avere mai avuto delle ambizioni ben precise da rispettare ma al massimo un leggero filo narrativo molto classico da portare a termine. Ciò ha giovato intensamente su chiunque ne abbia preso parte liberandolo da qualsiasi tipo di tensione e incoraggiandolo a divertirsi e a sperimentare il più possibile col suo personaggio.
La regia di Shankman passa allora in secondo piano, favorendo l'esagerazione nei momenti costruiti dagli attori nel corso delle loro performance. I duetti tra Tom Cruise e Malin Åkerman trasudano sesso a quantità elevatissime mentre quelli omosessuali tra Alec Baldwin e Russell Brand non possono fare altro che divertire. Se la cavano molto bene anche i semi-sconosciuti Diego Boneta e Julianne Hough, nati cantanti ma ultimamente a contatto col cinema, mentre Catherine Zeta-Jones, nonostante l’età cominci a farsi vedere, dimostra di non aver perduto lo stile e la sensualità mostrate in “Chicago”.
Sesso, amore e Rock'n'Roll. Basterebbe questa frase per ricapitolare brevemente “Rock of Ages”, un inno alla musica rock ambientato alla fine degli anni ’80, un musical che vuole premiare l’amore, il divertimento e la musica del suo genere. Un film onesto che elettrizzerà appassionati e non. Sono pregati di astenersi perciò tutti coloro che pensano che tale musica rappresenti il male o addirittura il diavolo, a meno che non vogliano essere costretti a ricredersi drasticamente.
Trailer:
A far da colonna al film questa volta c’è un Tom Cruise camaleonte assoluto, nelle vesti della rockstar dannata Stacee Jaxx ispirata a un mix tra Bret Michaels, Jim Morrison e Axl Rose. A sorreggerlo un cast amalgamatissimo, che affianca ai protagonisti Diego Boneta e Julianne Hough attori del calibro di Alec Baldwin, Catherine Zeta-Jones, Paul Giamatti, Malin Åkerman e Russell Brand.
La potenza di un gruppo di interpreti ben assortiti come quello a disposizione di Shankman modera incredibilmente l’assenza di una vera sceneggiatura (scritta da Justin Theroux, Chris D'Arienzo, Allan Loeb, Michael Arndt e Jordan Roberts) a sostegno della pellicola. Poggiato su una trama costruita per trascinare e coinvolgere lo spettatore esclusivamente con momenti musicali, “Rock of Ages” se la cava egregiamente nelle sue oltre due ore di narrazione (o ascolto) nel non far sentire mai né il fiatone né la noia allo spettatore. L’operazione dà quindi l’impressione di non avere mai avuto delle ambizioni ben precise da rispettare ma al massimo un leggero filo narrativo molto classico da portare a termine. Ciò ha giovato intensamente su chiunque ne abbia preso parte liberandolo da qualsiasi tipo di tensione e incoraggiandolo a divertirsi e a sperimentare il più possibile col suo personaggio.
La regia di Shankman passa allora in secondo piano, favorendo l'esagerazione nei momenti costruiti dagli attori nel corso delle loro performance. I duetti tra Tom Cruise e Malin Åkerman trasudano sesso a quantità elevatissime mentre quelli omosessuali tra Alec Baldwin e Russell Brand non possono fare altro che divertire. Se la cavano molto bene anche i semi-sconosciuti Diego Boneta e Julianne Hough, nati cantanti ma ultimamente a contatto col cinema, mentre Catherine Zeta-Jones, nonostante l’età cominci a farsi vedere, dimostra di non aver perduto lo stile e la sensualità mostrate in “Chicago”.
Sesso, amore e Rock'n'Roll. Basterebbe questa frase per ricapitolare brevemente “Rock of Ages”, un inno alla musica rock ambientato alla fine degli anni ’80, un musical che vuole premiare l’amore, il divertimento e la musica del suo genere. Un film onesto che elettrizzerà appassionati e non. Sono pregati di astenersi perciò tutti coloro che pensano che tale musica rappresenti il male o addirittura il diavolo, a meno che non vogliano essere costretti a ricredersi drasticamente.
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