ParaNormaN - La Recensione

"I geek ci salveranno". E' il grido di vendetta che "ParaNormaN" porta con sé per esaltare sapientemente la figura del bambino emarginato, lo strambo del quartiere reso oltremodo speciale dal sesto senso che gli consente di vedere e di parlare con i morti.

Norman ricorda per capacità il famosissimo bambino del film con Bruce Willis e per integrazione e aspetto un personaggio dei migliori film di Tim Burton. La famiglia non lo appoggia, così come nessuno della sua città, l'unico che pare essere interessato a stringere amicizia con lui è un ragazzino cicciottello anche lui preso di mira dai bulli della scuola. Ma tutto cambia quando il suo grande dono diviene improvvisamente ricercato per debellare una maledizione che si scaglia sul suo quartiere riportando in vita un gruppo di Zombie terrificanti. Non esiste arma capace di annientarli, a parte l'umanità e l'innocenza che ora sembra risiedere esclusivamente nella forza di un bambino che proprio dalle sue paure ha imparato a non arrendersi e a reagire.

Si apre con un omaggio piuttosto esplicito a "La Casa" di Sam Raimi "ParanormaN", con il protagonista che ammira seduto davanti alla tv un horror splatter e divertente. E' una scelta che serve ad intendere rapidamente il tipo di impronta che vuole indossare la pellicola, spiccando unica ed innovativa all'interno della vasta gamma di possibilità che sta offrendo (e ha offerto) l'animazione negli ultimi anni. Diretto da Chris Butler e Sam Fell, e realizzato con la tecnica dello stop motion, "ParaNormaN" sfrutta le proprie carte a disposizione con astuta intelligenza e si lascia perdonare quindi da una partenza forse un po’ troppo sostenuta e noiosetta che spinge fino alla prima svolta della storia. Le trovate originali ed esilaranti non mancano, su tutte una spettacolare scena-suspance con protagonista un distributore di merendine e la soluzione di rappresentare una razza umana colma di stereotipi e di gente senza cervello abituata a vivere foderando la propria vera natura, smascherata poi dinanzi al minimo, sovrastante pericolo.

La Laika Entertainment sfodera un’altro colpo singolare e degno di nota ma stavolta lo assesta lievemente con meno convinzione rispetto a quanto fatto in passato. “ParaNormaN” è un horror ironico che sa simpatizzare molto bene con lo spettatore - e per questo è bravissimo a portarsi a casa un gradito risultato - quel che all'opposto non gli riesce invece è di incidere nella mente (o nel cuore) una traccia realmente indelebile. La conclusione facilona tirata giù in compagnia di una morale sempliciotta di certo non aiuta a coprire questa mancanza, soprattutto perché arriva in pesante contrasto con un lavoro che fino a quel momento era sembrato esser destinato più ad un pubblico adulto che ad uno per bambini.

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