Oltre i Confini del Male: Insidious 2 - La Recensione

In tempi non sospetti - era la recensione di "L'Evocazione: The Conjuring" - avevamo parlato di quanto James Wan avesse raggiunto nel genere horror un'esperienza elevatissima, tecnica soprattutto, e di quanto della cosa se ne fosse accorto anche lui, tanto da decidere di tagliare corto e dedicarsi ad altro, a qualcosa che potesse tornare a stimolarlo daccapo. Quell'altro ora è diventato "Fast & Furious 7", un action, e il tagliare corto è rappresentato appunto, oltre che dal bel "L'Evocazione: The Conjuring", dal primo seguito cinematografico da lui diretto, quello del buonissimo "Insidious", titolo che lo mise positivamente in mostra al grande pubblico appena tre anni fa.

Vuole togliersi gli sfizi residui Wan insomma, riempire quelle ultime, piccolissime, caselle rimaste ancora incompiute per terminare un tabellino di marcia che già di per sé era un gioiellino apprezzabile e di successo. "Oltre i Confini del Male: Insidious 2" è, senza alcuna sorpresa, un sequel solido e autentico e da tale non può assolutamente prescindere il suo predecessore, si riaggancia pertanto alla fine degli eventi di quella storia ma senza vietare a chi non è allineato con essa di avvicinarsi ugualmente e godersi lo spettacolo. Wan torna ad accarezzare l'horror più moderno, non privandosi del suo braccio destro Leigh Whannell alla sceneggiatura e partecipando lui stesso alla scrittura di quello che potrebbe essere interpretato come il saluto definitivo al genere con amichevole stretta di mano, sussurrando a pubblico e addetti ai lavori parole del tipo: non sarà facile fare meglio ma sappiate che la paura non ha limiti.

Se in "L'Evocazione: The Conjuring" aveva preferito costruire tensione con movimenti di macchina ipercalcolati e geometrici, in questa circostanza il regista torna a stimolare spavento e tensione con trucchi più semplici e adoperati: rumori improvvisi, musiche inquietanti, presenze demoniache dall'aspetto poco rassicurante, voci raccapriccianti. E' palese il divertimento che esiste dietro le scelte di un lavoro che ha come primo obiettivo quello di non tradire la fortuna del primo ma, allo stesso tempo e con maggior fervore, anche cercare di battere nuove vie per non risultare troppo freddo e formale. La necessità di inventare insistentemente qualcosa di nuovo incoraggia "Oltre i Confini del Male: Insidious 2" a ribaltare quelle che fino ad ora erano state le leggi basilari degli horror demoniaci, mettendo alla luce del sole le forze del male e intrappolando nel limbo oscuro più recondito quelle del bene, costrette a questo punto, non potendo manifestarsi, a farsi sentire clandestinamente dirottando ogni certezza.

Si svuota di ogni tasca perciò Wan, si spoglia di qualunque asso rimastogli nella manica per abbandonare sé stesso ad un genere che comunque ha saputo restituirgli in cambio il massimo possibile. Continuare a girare in tondo sarebbe stata da parte sua un opzione folle e incomprensibile, meglio ripartire e rimettersi in gioco, esplorare nuovi livelli e scegliersi come compagni di viaggio persone esperte come Vin Diesel e Paul Walker.
Loro si che sapranno fornirgli le indicazioni migliori per intraprendere una nuova, rischiosa avventura, evitandogli perfino lo smarrimento presso vicoli cechi o, peggio ancora, quelli più oscuri e maledetti.

Trailer:

Commenti