Gira attorno alle molestie di un giovane ragazzo che una madre anziana (e i suoi figli) misteriosamente e ciclicamente riceve, "Chuangru Zhe (Red Amnesia)": telefonate anonime, mattoni tirati contro le finestre, immondizia lasciata davanti alla porta di casa. Una grana da risolvere che nel frattempo si fa mistero, perché decifrata dalla donna come una punizione da scontare per qualcosa commessa in passato.
Eppure "Chuangru Zhe (Red Amnesia)" prima di assumere i panni del thriller vero e proprio pare voler essere tutt'altra cosa. Se la prende con calma e fa in modo che i strani accadimenti siano gestiti a tempo debito approfondendo in anticipo la tematica del tempo con cui andrà a fare i conti poi. Esamina quello che passa, quello che ha mutato la società e portato i figli a trascurare i genitori, ma anche il tempo che invecchia, che pone gli anziani a riconoscersi come menti poco lucide, portando disperazione e, spesso, rese. Ma quello del regista Wang Xiaoshuai è pure un tempo che non molla il passato - sempre presente sia nei morti, ma ancor più nei vivi - e che più in là (molto più in là) legherà il suo concetto a un discorso più ampio, intento ad attaccare (in tutti i sensi) insieme le radici di due famiglie e la Storia del paese in cui vivono.
Oltre ad essere un lavoro ragionato e curatissimo (nella sceneggiatura come nella regia) infatti, "Chuangru Zhe (Red Amnesia)" impressiona soprattutto per il modo in cui è capace di mettere in atto ogni intenzione senza perdere mai il filo del discorso o la concentrazione. Politica, società, passato, futuro. E' infinita la carne al fuoco messa lenta in brace da Xiaoshuai che tuttavia è un maestro nel non far bruciare mai nulla e nel non perdere neppure un frammento di valore di ciò che mette sul piatto. Ci tiene a divulgare il cambiamento della sua Cina il regista, ed è ammirevole come il meccanismo di coinvolgimento scelto per lo spiegamento del suo puzzle si allarghi a regola d'arte, fino a compiersi in un epilogo sordo e potentissimo.
Uno di quelli dove i fantasmi del passato assumono un ruolo fondamentale, impediscono di andare avanti e si proclamano animatori inscindibili di comportamenti, ideali e prospettive. Come anche figli di cambiamenti (temporali e fisici) che spesso peggiorano non migliorando e condannando cinicamente chiunque, senza esclusione di colpi.
Trailer:
Eppure "Chuangru Zhe (Red Amnesia)" prima di assumere i panni del thriller vero e proprio pare voler essere tutt'altra cosa. Se la prende con calma e fa in modo che i strani accadimenti siano gestiti a tempo debito approfondendo in anticipo la tematica del tempo con cui andrà a fare i conti poi. Esamina quello che passa, quello che ha mutato la società e portato i figli a trascurare i genitori, ma anche il tempo che invecchia, che pone gli anziani a riconoscersi come menti poco lucide, portando disperazione e, spesso, rese. Ma quello del regista Wang Xiaoshuai è pure un tempo che non molla il passato - sempre presente sia nei morti, ma ancor più nei vivi - e che più in là (molto più in là) legherà il suo concetto a un discorso più ampio, intento ad attaccare (in tutti i sensi) insieme le radici di due famiglie e la Storia del paese in cui vivono.
Oltre ad essere un lavoro ragionato e curatissimo (nella sceneggiatura come nella regia) infatti, "Chuangru Zhe (Red Amnesia)" impressiona soprattutto per il modo in cui è capace di mettere in atto ogni intenzione senza perdere mai il filo del discorso o la concentrazione. Politica, società, passato, futuro. E' infinita la carne al fuoco messa lenta in brace da Xiaoshuai che tuttavia è un maestro nel non far bruciare mai nulla e nel non perdere neppure un frammento di valore di ciò che mette sul piatto. Ci tiene a divulgare il cambiamento della sua Cina il regista, ed è ammirevole come il meccanismo di coinvolgimento scelto per lo spiegamento del suo puzzle si allarghi a regola d'arte, fino a compiersi in un epilogo sordo e potentissimo.
Uno di quelli dove i fantasmi del passato assumono un ruolo fondamentale, impediscono di andare avanti e si proclamano animatori inscindibili di comportamenti, ideali e prospettive. Come anche figli di cambiamenti (temporali e fisici) che spesso peggiorano non migliorando e condannando cinicamente chiunque, senza esclusione di colpi.
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