Quando vidi per la prima volta al cinema “Tutti Vogliono Qualcosa” ricordo perfettamente che, a fine proiezione, non riuscivo ad alzarmi dalla poltrona. Le luci si accendevano, i titoli di coda andavano e mi accorgevo che, intorno a me, neppure gli altri avevano voglia di muovere un muscolo.
Questo perché durante la visione eravamo stati tutti rapiti dalla capacità di Richard Linklater di raccontare uno spaccato di vita incredibile, unico e singolare, da cui tornare indietro, sinceramente, non ne valeva la pena.
La capacità del regista di “Boyhood” di riuscire ad annullare la finzione e descrivere la realtà infatti è quasi disarmante, sbalorditiva, persino quando ad essere protagonista è uno scarto microscopico compreso tra l’arrivo al college di uno studente e l’inizio ufficiale delle lezioni. Pochi giorni, anzi, un week-end, il tempo necessario per sparare le ultime cartucce del cazzeggio prima di inoltrare il pensiero verso quella strada in cui si matura e si diventa adulti, in cui dovrai fare i conti con l’uomo (o la donna) che vorrai diventerai e con i sogni che potrai o meno raggiungere.
Nella sua confezione da commedia ironica e collegiale (anni '80) contiene in gran parte questo “Tutti Vogliono Qualcosa”, quell'impronta autoriale nascosta sotto il vestito da festa, che è un po’ la certificazione del tocco linklateriano e la ragione per cui quelli come il sottoscritto e tanti altri portano nel cuore le opere del regista come fossero delle gemme preziose da custodire.
Che poi, è inutile negarlo, i film di Linklater – la maggior parte almeno – a delle gemme preziose da custodire somigliano davvero. Perché riescono ad essere delle storie vivide, possibili, dove il romanticismo puro sposa la veridicità del mondo, dando vita a quell'universo parallelo che sembra simile, seppur diverso dall'originale.
Un universo posto davanti ad una macchina da presa e sagomato secondo le emozioni di un essere umano molto speciale, uno di quelli che sogneresti di avere come amico, ma che ti accontenti anche di contemplare spiritualmente invocandolo dalla tua videoteca di casa (qui la recensione completa).
Il Blu-Ray Disc in edizione italiana prevede le seguenti specifiche tecniche:
Dischi: 1
Formato Video: Letter Box 1,85:1
Tracce Audio: 5.1 DTS HD: Italiano, Inglese
Sottotitoli: Italiano Non Udenti
Durata: 117 Minuti ca.
Confezione: Amaray
Casa di Distribuzione: Notorius Pictures
Distributore Home Video: Rai Cinema
Data di Uscita: 17 Novembre 2016
Trailer:
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