[EXTRA - TEATRO] Aggiungi Un Posto A Tavola - Gianluca Guidi Torna Nei Panni Che Furono Di Suo Padre

Aggiungi Un Posto A Tavole Guidi

Quarantatré anni fa “Aggiungi Un Posto A Tavola” debuttava per la prima volta a teatro, era il 1973 e l’impatto stratosferico che lo spettacolo ebbe sul pubblico gli permise di restare in scena per una durata record di sei mesi.
Numeri da spavento, numeri che oggi (ci) sembrano impossibili, numeri che hanno consentito alla commedia musicale scritta da Pietro Garinei e Sandro Giovannini di diventare marchio teatrale indelebile e immortale, proposto e riproposto negli anni, seppur nei suoi fisiologici cambiamenti di cast e compagnie.

Aveva cominciato Johnny Dorelli, all'epoca - accompagnato da Paolo Panelli, Bice Valori, Ugo Maria Morosi, Daniela Goggi, Christy, Carlo Piantadosi e Renato Turi - inconsapevole ancora del cerchio che sarebbe andato a creare e che, negli anni, ha allargato la sua circonferenza fino a chiudersi, forse, solo nel 2009, quando Gianluca Guidi, figlio di Dorelli, decise di ereditare il ruolo di suo padre vestendo per la prima volta i panni del protagonista Don Silvestro. Panni che a quanto pare deve aver trovato piuttosto comodi, familiari, tanto da decidere adesso di volerli indossarli nuovamente, nell'ennesima riproposizione di un classico che proprio da dove aveva iniziato il suo cammino - e quindi da Roma - ha deciso di ripartire.
A cambiare allora è solo la cornice, che stavolta spetta al palcoscenico del Teatro Brancaccio, con una storia che dall'alto del suo successo cerca di rimanere il più possibile fedele a sé stessa. Troviamo perciò Don Silvestro sempre alle prese con la giovane Clementina che si ostina a fargli la corte, mentre Dio, nel frattempo, lo sceglie tra i tanti parroci a suo disposizione, anticipandogli di un secondo Diluvio Universale che si scaglierà sul nostro mondo entro tre giorni. A lui il compito dunque di costruire un'arca per salvare gli abitanti del suo paesino di montagna, sebbene prima dovrà cercare di convincerli che a parlare e a chiedergli di fare questo sforzo, non è esattamente un povero pazzo.

Uno spettacolo per tutti, insomma, soprattutto per le famiglie; un musical che per due ore e quaranta minuti si affida al suo canovaccio rodato e popolare per unire, divertire ed emozionare. Questo sebbene gli anni sulle sue spalle comincino a farsi sentire e a far scricchiolare le colonne portanti di una storia che sotto alcuni punti di vista, forse, necessiterebbe di alcuni cambiamenti e di un pizzico di coraggio in più: quello che in questa versione si intravede per un attimo, salvo poi dissolversi nell'acqua, come un'aspirina effervescente (magari si sarebbe potuto rinunciare a qualche pezzo musicale di troppo e privilegiare maggiormente trama e personaggi).
La sensazione è che, così com'è, "Aggiungi Un Posto A Tavola" sia destinato a rimanere un titolo di riferimento per la Storia teatrale, ma solo per chi non ha mai avuto la possibilità di vederlo o per chi lo ha fatto a suo tempo e ne è rimasto innamorato. Questo perché quando c'è di mezzo la religione - e lo sappiamo un po' tutti ormai - di tanto in tanto è necessario rimboccarsi le maniche e concedersi a una modernizzazione generale. Altrimenti, il rischio, è quello di risultare anacronistici e poco credibili.

Per maggiori informazioni sullo spettacolo, date, orari e biglietti, potete consultare la pagina dedicata sul sito del Teatro Brancaccio di Roma: https://www.teatrobrancaccio.it/stagione-teatrale/stagione-2017-2018/aggiungi-un-posto-a-tavola.html

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