
Chi scrive, appartiene senza ombra di dubbio alla seconda categoria, facendo fatica di volta in volta a digerire le manovre ingiustificate di un regista che controlla i suoi personaggi, non secondo logica, ma come pupazzi privi di cervello utili a dare sfogo alle sue perversioni: e questo solo per andare a toccare corde irritanti e scomode che neppure è in grado di suonare a dovere (fosse, no so, Lars von Trier…). Ne è prova provata ciò che succede ne "Il Sacrificio Del Cervo Sacro", dove il sinistro rapporto tra il chirurgo Colin Farrell e l’adolescente Barry Keoghan - orfano di padre – parte da una direzione già abbastanza discutibile, per compiere poi delle scelte ancor più insensate e paradossali, che riescono a ridimensionare - ponendolo in secondo piano - qualsiasi dubbio o spiegazione legata al colpo di scena - irrazionale, ma accettabile - che a metà pellicola fa capolino, ribaltando totalmente ogni lettura e previsione (a meno che non abbiate visto il trailer italiano, fin troppo ricco di spoiler). Parliamo di una storia ricca di misteri e di scheletri negli armadi, di sensi di colpa, delitti e di castighi, indirizzata inevitabilmente a smuovere questioni morali e inquietudini profonde, che a Lanthimos, tuttavia, sembrano interessare assai meno dei tranelli che escogita per farci sentire di continuo a disagio.

E' bravo a girare, infatti, il greco, a indovinare le inquadrature, ma quando si tratta di scrivere sceneggiature o di azzeccare i toni, probabilmente, farebbe meglio a cedere il posto a qualcun altro o a chiedere aiuto: tenendo a bada un istinto ambizioso, ma molto impulsivo che ogni volta lo spinge a strafare e a sbattere contro il muro.
Se "Il Sacrificio Del Cervo Sacro" allora non solo non convince, ma fa perdere proprio la pazienza - generando contrasti profondi tra quello che passa sullo schermo e la pancia dello spettatore - è unicamente colpa dell'arroganza e dell'ego eccessivi di un regista che, anziché essere premiato e sorretto senza motivo (come accaduto a Cannes dello scorso anno, ma non solo), andrebbe un attimino rimesso coi piedi a terra e, se necessario, bastonato come si deve.
Il tutto, s'intende, metaforicamente parlando...
Trailer:
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