La Mafia Non E' Più Quella Di Una Volta - La Recensione

La Mafia Non E' Più Quella Di Una Volta Maresco
Quando sullo schermo appare quest’anziana donna, alle prese col trucco e con delle luci che non apprezza, che si rivolge a Franco Maresco ricordandogli di stare ancora aspettando che lui le faccia interpretare il ruolo della vecchia bottana in un suo film, i più impreparati – come è successo al sottoscritto – penseranno che il regista abbia trovato l’ennesimo mostro da mettere di fronte alle telecamere. Servirà qualche minuto e la rettifica ufficiale di Maresco per scoprire che quella donna coi “suoi mostri” non ha nulla a che vedere; che si chiama Letizia Battaglia ed è una fotoreporter italiana famosissima, assai vicina (lavorativamente e politicamente, in passato e nel presente) a Falcone e Borsellino.

Si prendono in giro, i due, ogni tanto si stuzzicano, ma è evidente la stretta amicizia e la stima reciproca che nutrono l’uno verso il lavoro e l’impegno sociale dell’altra. Ed è proprio insieme alla presenza, alle emozioni e alle parole di Letizia che Maresco vorrebbe documentare la venticinquesima edizione della festa che ogni anno, a Palermo, si celebra intorno a quello che è stato rinominato l’Albero Falcone, per onorare la morte del magistrato vittima della Mafia. Una festa che nel tempo, a quanto pare, ha paradossalmente perduto le sue radici, somigliando sempre più a una sagra e per nulla a quella resistenza e lotta alla malavita che era in principio. Un pretesto che “La Mafia Non E’ Più Quella Di Una Volta” prende e plasma a modo suo (alla-Maresco, se vogliamo), apparentemente scegliendo una strada di comodo: quella che riporta il regista in quelle periferie e in quei rioni, che avevamo già incontrato nel suo precedente “Belluscone: Una Storia Siciliana”, andando a intervistare persone di diverse età anagrafiche che, puntualmente, alle parole Falcone e Borsellino, lo insultano, lo ignorano, o semplicemente gli rispondono con sufficienza, come se si stesse parlando di due persone comuni, o comunque di basso rilievo. Tra loro, a fare capolino e a rubare – inevitabilmente – la scena, c’è anche Ciccio Mira, l’organizzatore squattrinato e impresentabile di feste di paese, devoto alla Mafia per definizione, ma stranamente impegnato, adesso, nella preparazione di un evento – con location allo Zen 2, quartiere non esattamente di parte – in memoria dei due esponenti antimafia.

La Mafia Non E' Più Quella Di Una Volta MarescoE’ lui a pronunciare - incalzato da Maresco - la frase che da il titolo al documentario; lui che attraverso la scarsa proprietà di linguaggio, l’ingenuità e la meschinità che lo contraddistingue, a poco a poco, si lascia andare a dichiarazioni, stramberie e confessioni che culminano, infine, nel backstage e nel dietro le quinte di un live surreale, quanto tristemente pericoloso e di cattivo gusto. Non a caso si ride e molto spesso si ride persino a crepapelle, assistendo alle castronerie, ai comportamenti palesemente omertosi e alle bruttezze che “La Mafia Non E’ Più Quella Di Una Volta” ci scaraventa addosso, ma lo si fa sempre con quella coda di amarezza che alla fine ti stringe lo stomaco e alla quale stenti a dar credito per non farti cadere le braccia: nonostante sai perfettamente che, purtroppo, esiste e che bisogna pure farci i conti. Del resto Maresco non vuole prendersi (solo) gioco dei suoi “attori”, non vuole ridimensionare la solennità di un film che, appunto, nasce con l’intento di andare a onorare due grandi Uomini, ma utilizzare casomai questo circo, questa incredibile passerella di corpi e di volti - che a David Lynch piacerebbero molto - per comunicare a noi spettatori che la Mafia vince, laddove a perdere è la cultura, l’intelligenza, il sapere.

La sua, infatti, è un opera che ci esorta non (solo) a ricordare Falcone e Borsellino, non (solo) a ribadire quanto la Mafia sia da abbassare, ma che la nostra salvezza, la salvezza del nostro paese e – perché no – dell’umanità e del mondo-tutto, risiede unicamente nelle nostre mani. Nella fame di istruzione implacabile che può rendere ognuno di noi un po' più eroe, concedendogli la forza necessaria a sconfiggere i mostri.

Trailer:

Commenti