Il Male Non Esiste, Ci Dice Hamaguchi. O Forse Sì, Ma Possiamo Limitarlo

Uomini Litigano Metro

Qualche giorno fa mi sono trovato ad assistere a una discussione che, botta su botta e risposta su risposta, si stava facendo sempre più aggressiva e, potenzialmente, violenta. Da cittadino romano, devo dire che ormai nemmeno mi stupisco più davanti a certe cose, anzi, mi capita di stare lì ad attendere con ansia che arrivi il momento del climax: quello capace di decidere - a prescindere da chi ha ragione o torto - chi sarà il vincitore dell'alterco. E mi riferisco, ovviamente, all'istante in cui, di solito, uno dei due oratori perde la pazienza e tenta la giocata vincente, insultando - e umiliando, a volte - pesantemente la sua controparte.

Da circa un anno, però, quando mi scopro spettatore di certe situazioni, ripenso quasi in automatico a "Il Male Non Esiste" di Ryūsuke Hamaguchi. E, in particolare, a una scena di quel film in cui c'è questo gruppo di abitanti di un paesino piccolissimo del Giappone che cerca di far valere le proprie ragioni di fronte a due rappresentanti impreparati, mandati lì da un'azienda di spettacolo che vorrebbe approfittare di alcuni fondi economici post-pandemia, per costruire in quella zona un glamping (un camping glamour), infischiandosene, sostanzialmente, di quanto ciò potrebbe andare ad alterare (e a distruggere) l'equilibrio sociale e dell'ecosistema ambientale. Un incontro formale e pacifico, sulla carta, che ad un certo punto comincia a prendere una brutta piega, perché questi cittadini - per niente stupidi - capiscono che la loro opinione non andrà né ad influenzare e né tantomeno a fermare le ambizioni capitalistiche di chi intende lucrare sulle loro terre. Bluff che, inevitabilmente, viene smascherato, attaccato, ma sempre utilizzando un'educazione di fondo che, forse, è un po' tipica della loro cultura. E mi viene da pensarlo perché, sempre in quella scena, quando uno dei presenti - uno dei più giovani - all'improvviso sembra quasi staccare la spina del cervello e voler esplodere di rabbia, viene fermato da un uomo dietro di lui - più adulto e più saggio - che, non appena lo vede alzarsi di un pugno di centimetri dalla sedia, lo tira giù per le spalle, frenando la collera e rincollandolo al suo posto. Come si fa coi cavalli che devono essere domati. Con la differenza sottilissima, che l'istante successivo al placcaggio, il ragazzo ha già metabolizzato cos'è appena successo e perché (e lo capiamo pure noi). 

Il Male Non Esiste Hamaguchi

Ecco, io a quella scena ci ripenso sempre con affetto, così come ripenso sempre anche al finale di quel film che, voglio dire, è sicuramente più violento e inatteso, rispetto a tali e pacifiche premesse. Eppure, quel savoir-faire giapponese io continuo a considerarlo un pregio. Un valore. E sarebbe bello riuscire ad esportarlo anche qui da noi. A Roma, magari (ipotesi utopistica!), ma pure in Italia, in generale. Nelle trasmissioni televisive, nei comizi politici, in quei talk show, in cui sembra che spesso i presentatori ci godano a mettere su questi palchetti indecenti dove gli ospiti si urlano contro, non parlandosi e non ascoltando(si) mai per davvero. 

Chissà se le cose andrebbero meglio, utilizzando un linguaggio meno violento.
Che tanto, Hamaguchi insegna, per l'incoerenza e l'ambiguità c'è sempre tempo (e spazio). Io, per esempio, sono sicuro che se riuscissimo davvero ad adottare questo spirito più morbido e più comprensivo nelle discussioni, tempo qualche mese, e comincerei a provare una fortissima nostalgia nei confronti di quel climax che, all'improvviso, verrebbe a mancare. Nella scomparsa di quelle scene un po' volgari e un po' spaventose, ma anche decisamente divertenti, che la mattina mi capita di vedere all'interno della metropolitana di Roma. Perché a quanto pare l'educazione e il rispetto possono affascinare tanto quanto i loro opposti. E allora, probabilmente, Hamaguchi ha ragione: la natura è semplice, il mondo pure, forse. Siamo noi a complicare sempre tutto quanto e a confondere le acque.

Ah, nel caso siate incuriositi, "Il Male Non Esiste" potete trovarlo in home video grazie a CG Home Entertainment. Vi lascio qui il link.

Il Male Non Esiste Poster


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